2015-08-17 12:19:00

Expo Milano: piace ai visitatori il Padiglione della Santa Sede


Ha raggiunto gli 11 milioni di visitatori l'Esposizione Universale di Milano. E il mese di agosto ha registrato un inaspettato e notevole incremento degli ingressi. Anche il bel padiglione della Santa Sede non manca di attrarre un gran numero di visitatori, oltre 600 mila finora, che seguono con attenzione le spiegazioni dei volontari ed escono con il ricordo delle parole di Papa Francesco. Dall'Expo di Milano, il servizio di Luca Pellegrini:

Una folla variopinta per etnie, lingue e costumi, tante famiglie e ragazzi giovani, un Ferragosto di festa e curiosità all'Esposizione universale di Milano. Lungo gli oltre due chilometri del Decumano, decine di padiglioni di tanti Stati del mondo. Ne spicca uno dai colori bianco e giallo: è quello della Santa Sede, che rinnova così la sua presenza, nel ricordo di quelle storiche a Bruxelles nel 1958, a New York nel 1964 e ad Osaka nel 1970. La sua realizzazione è nel segno della sobrietà e della profondità del messaggio: alcune fotografie con testi esplicativi, uno splendido arazzo di Rubens, "L'istituzione dell'Eucarestia", un tavolo interattivo e alcuni suoni che avvolgono i visitatori. Li descrive Filippo Magni, responsabile dell'Ufficio Stampa del padiglione:

R. – Sono i suoni dei tre video che si trovano sull’ultima parete del padiglione, la parete di uscita, l’ultima che vede il visitatore del padiglione della Santa Sede. Sono tre video di 5 minuti che raccontano gesti di carità della Chiesa nel mondo: raccontano di un banco alimentare in Ecuador; raccontano della costruzione di pozzi in Burkina Faso e raccontano di un campo profughi di Erbil nel Kurdistan iracheno, in cui opera la Chiesa con opere di carità.

D. – All’indomani della Solennità dell’Assunzione di Maria, quali sono i dati aggiornati, per quanto riguarda l’affluenza dei visitatori al padiglione della Santa Sede?

R. – Sì, i dati sono proprio aggiornati a Ferragosto e raccontano di oltre 600 mila visitatori, che sono entrati nel Padiglione della Santa Sede, dall’apertura di Expo, cioè dal 1° maggio. In particolare abbiamo notato anche un ottimo afflusso nel mese di agosto, che sembrava dovesse essere un po’ più scarico: per l’estate, per il caldo, per le persone che vanno in ferie. Nei primi 15 giorni di agosto, invece, sono state più di 100 mila le persone che hanno visitato il padiglione. E nell’ultima settimana ci sono stati più o meno 10 mila visitatori al giorno e, qualche volta, anche più di 11 mila.

D. – Qual è la reazione dei visitatori alle proposte del padiglione della Santa Sede?

R. – Vediamo persone che entrano con sguardi interessati, curiosi. Dall’esterno è difficile intuire cosa si troverà nel padiglione. Dentro c’è un ambiente sobrio, che però vuole raccontare i due messaggi centrali del padiglione, cioè “non di solo pane” e “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. E attraverso il percorso interno del padiglione le persone escono facendo un’esperienza artistica di fede intorno a questi due messaggi.

D. – Il pane riporta alla coltivazione della terra; la terra riporta alla natura e la natura riporta al mondo e all’ecologia. Il padiglione è anche centrato su questo messaggio di rispetto nei confronti del Creato e si ricollega direttamente all’Enciclica del Santo Padre, che si trova poi all’uscita del padiglione…

R. – Certamente. Ai visitatori, all’uscita del padiglione, viene offerta una immaginetta di Papa Francesco come ricordo della visita; gli viene offerta la possibilità di lasciare un loro contributo per la carità del Papa, che verrà utilizzato per i campi profughi dei siriani in Giordania; e viene inoltre proposta loro l’Enciclica Laudato si' in quattro lingue: italiano, spagnolo, inglese e francese. Viene offerta, dunque, a chi la desidera, e può lasciare in cambio un suo contributo per le spese di stampa. Questo è molto piaciuto, nel senso che ne abbiamo “vendute” più di duemila copie.

Andrea è un operaio e Barbara una parrucchiera. Sono arrivati da Umbertide, in Umbria. Li incontriamo all'interno del padiglione, attorno al tavolo della condivisione. Andrea spiega perché hanno deciso di trascorrere il Ferragosto proprio all'Expo:

R. – Per vedere cosa ci offre il mondo nel futuro prossimo, riguardo al cibo da condividere con i nostri fratelli.

D. – Siete entrati nel padiglione della Santa Sede e che cosa vi ha attirato?

R. – Per vedere come la Chiesa cattolica affronterà nel prossimo periodo il problema della fame nel mondo.

D. – Barbara, che cosa vi ha incuriosito maggiormente di questo padiglione, perché in fondo è un padiglione anche molto spoglio, molto essenziale...

R. – E’ piaciuto molto questo tavolo interattivo, che descrive le azioni quotidiane della vita con al centro l’Eucarestia e poi tutti i gesti quotidiani che ognuno di noi pratica giornalmente.








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