“Salvare i giovani da comportamenti distruttivi: una responsabilità delle scuole cattoliche”: su questo tema si è tenuto, nei giorni scorsi, presso l’Università cattolica dell’Africa Orientale di Nairobi, un incontro dei presidi delle scuole secondarie del Paese. Ad aprire i lavori è stato mons. Maurice Muhatia, presidente della Commissione per l’educazione laica e religiosa della Conferenza episcopale del Kenya. Nel suo intervento, il presule ha incoraggiato il personale docente a promuovere un maggior dialogo con gli studenti.
Necessari programmi di educazione integrale
In particolare, mons. Muhatia ha esortato all’attuazione
di programmi che guardino all’educazione integrale della persona e tutelino i membri
più vulnerabili della comunità scolastica, favorendo l’azione sociale. “Le scuole
cattoliche – ha ribadito il presule – sono chiamate ad accompagnare i giovani verso
la luce di Cristo Risorto: gli studenti, infatti, cercano una guida che li incoraggi,
che indichi loro il cammino e che condivida i valori umani e religiosi fondamentali,
affinché possano essere imitati”.
Insegnare ai giovani uno stile di vita virtuoso
Quindi, il vescovo del Kenya ha incoraggiato i dirigenti
scolastici cattolici ad instillare negli studenti “le virtù della castità e dell’umiltà”,
in quanto “il vero successo della missione delle scuole cattoliche consiste nell’insegnare
ai giovani uno stile di vita virtuoso”. “I ragazzi, infatti – ha aggiunto il presule
– hanno bisogno di acquisire e di padroneggiare molte virtù per navigare bene nelle
pericolose acque della vita contemporanea”. Di qui, l’esortazione conclusiva di mons.
Muhatia affinché “si ponga Cristo al centro di ogni operazione scolastica” per “infondere
negli studenti la giusta etica e guidarli verso la salvezza”.
Verità, servizio, preghiera: le qualità delle scuole cattoliche
Sulla stessa linea si è posto mons. Anthony Muheria,
vescovo di Kitui, anch’egli presente all’incontro: esortando i presidi a comprendere
fino in fondo lo spirito dell’educazione cattolica, il presule ha ribadito l’importanza
di “forgiare l’identità cattolica degli studenti offrendo loro il buon esempio, instillando
in essi le virtù della verità, del servizio, della diligenza, del decoro ed incoraggiandoli
alla preghiera”. (I.P.)
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