2015-08-14 14:30:00

Nepal: dopo terremoto e frane, la minaccia del colera


“Dobbiamo ancora visitare molti pazienti per poter dare conferma che si tratti di colera. Il numero dei contagiati potrebbe superare le mille unità, perché il batterio si sta diffondendo con grande rapidità. Se non si prendono precauzioni, molti potrebbero perdere la vita. Esortiamo tutti a essere attenti nella propria igiene” ha detto il dottor Baburam Marasini, direttore della Dipartimento di epidemiologia e controllo delle malattie (Edcd), al quotidiano locale The Himalayan Times, specificando che, dal 26 luglio ad oggi, già 29 casi, risultati positivi per batterio Vibrio colera, sono stati confermati dal suo Dipartimento. Secondo i dati in possesso del dottor Marasini - riferisce l'agenzia Misna - la maggior parte dei pazienti provengono dalle aree di Kalimati, Kuleshwor, Soalteemode, Kalanki e Naikap.

L'epidemia causata dall'acqua contaminata
Dallo scorso 3 agosto, il Dipartimento (Edcd) ha inviato un gruppo di medici e tecnici nelle zone vulnerabili per studiare la situazione. Il team ha scoperto che l'acqua contaminata è stata l'unica ragione dietro l'epidemia insieme alla scarsa igiene e l'igiene personale che sono stati i fattori che hanno contribuito alla diffusione della malattia. I medici hanno consigliato e stanno consigliando anche attraverso la radio e gli altoparlanti, le migliaia di abitanti delle aree colpite a usare acqua bollita o trattata con cloro per prevenire la malattia.

La stagione dei monsoni aumenta il rischio contaminazione
​Secondo alcuni medici è necessaria una campagna di vaccinazione di colera "preventiva" in Nepal dato che il colera è endemico. Con il terremoto, acqua e infrastrutture igienico-sanitarie sono crollate, il sistema sanitario non ha la capacità di dare una risposta efficace e la stagione dei monsoni in corso aumenterà il rischio di contaminazione, anche se il rischio reale di una epidemia di colera è ancora basso. Solo nelle prossime settimane, i soggetti interessati sapranno decidere se perseguire una campagna di vaccinazione di colera: più dati avranno dai sistemi di allarme e prevenzione in corso e meno difficile sarà per loro prendere una decisione. (P.L.)








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