È di 192.869,25 euro la somma raccolta da Caritas Hellas dopo l’Emergency Appeal diretto ai partner internazionali del network Caritas lanciato a fine luglio con il duplice obiettivo di aiutare le famiglie greche maggiormente colpite dalla crisi economica e di fare fronte all’emergenza migranti. A renderlo noto - riferisce l'agenzia Sir - è la stessa Caritas Hellas che con tale somma potrà aiutare “circa 23.748 persone, tra le quali 50 famiglie greche e 100 bambini in età scolare che a causa della crisi vivono una situazione di disagio, ai quali si aggiungono i moltissimi migranti, per lo più in fuga da guerre che infiammano il Medio Oriente e il continente africano”.
Operazioni di assistenza diretta ai migranti nelle isole
La selezione delle famiglie beneficiarie greche, si legge in una nota di Caritas Hellas,
avverrà attraverso lo studio dei dati raccolti nel database Ospoweb, presente dal
2014 in tutte le parrocchie/diocesi greche, che permetterà di definire il tipo di
intervento più adatto, privilegiando i casi maggiormente vulnerabili. Per quanto concerne
l’aspetto del programma relativo a rifugiati e immigrati, due operatori di Caritas
Hellas, uno per le isole di Chios e Lesbo, l’altro per l’isola di Kos si occuperanno
del coordinamento delle operazioni di assistenza dirette ai migranti sia nelle isole
citate, sia sul territorio nazionale.
Aiuti per la popolazione che vive sotto la soglia di povertà
Altro aspetto dell’Emergency Appeal riguarderà l’organizzazione di corsi formativi
per i volontari delle 8 diocesi greche sui temi delle migrazioni e dell’assistenza
sociale, coordinati a livello nazionale da Caritas Hellas. “Circa 2.5 milioni di persone
(quasi un quarto della popolazione greca) vivono al di sotto della soglia di povertà,
mentre 3,8 milioni sono a rischio povertà a causa di deprivazioni materiali e disoccupazione”,
afferma Caritas Hellas, che riporta anche dati Eurostat, per i quali la Grecia è tra
i paesi europei con i tassi di povertà più elevati (23,1% ); anche la disoccupazione
resta la più alta dell’Unione Europea attualmente pari al 25,6%, il che vuol dire
che più di 1,2 milioni di persone sono attualmente senza lavoro. La disoccupazione
giovanile rimane su livelli preoccupanti, dato che interessa il 50,1% della popolazione
giovanile greca. Tuttavia, al di là delle statistiche ufficiali, dichiara la Caritas,
“non dobbiamo trascurare di ricordare che diversi lavoratori registrati come impiegati,
infatti non hanno reddito a causa della incapacità dei loro datori di pagare i salari”.
L'accoglienza delle migliaia di migranti è al collasso
Nel frattempo continua l’afflusso di immigrati attraverso le frontiere marittime greche
(circa 124.000 fino a luglio del 2015): tanti i profughi che si accampano alla meno
peggio nelle isole confinanti con la vicina Turchia (Lesbo, Chios, Kos etc) e nelle
piazze e parchi pubblici delle grandi città (per esempio piazza Omonia, e stazione
Victoria ad Atene). Quasi inesistenti i servizi organizzati dalle istituzioni locali;
le stesse agenzie governative che si occupano della distribuzione di generi alimentari
e dell’assistenza di immigrati e rifugiati non hanno più i mezzi necessari, a causa
delle misure di austerità. “La situazione è sull’orlo del collasso”, fa sapere la
Caritas. (R.P.)
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