Le conclusioni del rapporto della Commissione nazionale giustizia e pace - organismo laicale della pastorale sociale - sulla realtà socioeconomica e politica dell’Argentina sono al centro della riunione della Commissione permanente dell’episcopato locale, in corso in questi giorni. Si tratta di un momento cruciale per il Paese, attualmente immerso nel pieno del dibattito elettorale. La terza riunione annuale della Commissione permanente si svolge, quindi, nel clima infuocato delle elezioni primarie che hanno definito i candidati alle elezioni presidenziali e legislative del 25 ottobre prossimo.
Le elezioni non sono una crisi, ma una alternativa democratica
Già lo scorso marzo, la Conferenza episcopale argentina,
in un messaggio in vista delle elezioni, aveva sottolineato la necessita di una “maturazione”
politica della società in modo che “un rinnovo delle autorità non sia sinonimo di
crisi, ma una alternativa normale della vita democratica”. In questa linea, la Commissione
nazionale Giustizia e pace ha distribuito il documento episcopale intitolato “Le elezioni,
esigenza d’impegno cittadino” ai candidati ed agli elettori, attraverso il “Foro di
abitanti e cittadini” che costituisce uno spazio di dialogo e ricerca di consensi
per il bene comune nelle principali città del Paese.
Necessità di trasparenza nei programmi elettorali
Il rapporto comprende anche il risultato delle osservazioni
e la risposta ai suggerimenti dei vescovi sulla trasparenza delle programmi elettorali
e della campagna dei candidati, la corrispondenza di questi progetti con i veri bisogni
della società argentina e l’impegno partecipativo dei cittadini. La Commissione nazionale
Giustizia e pace presenterà anche il resoconto delle iniziative e dei progetti intrapresi
nell’ultimo anno in ambiti come il traffico e la tratta di persone, l’agricoltura
familiare, la disoccupazione, il lavoro nero e l’accompagnamento dei giovani. Successivamente,
i vescovi voteranno anche per il rinnovo dei membri della medesima commissione, attualmente
presieduta da Gabriel Castelli.
Preparazione dell’Anno giubilare della Misericordia
Durante la riunione, è in programma anche la riflessione
sulle diverse proposte per celebrare l’Anno giubilare della Misericordia, indetto
da Papa Francesco, a partire dall’8 dicembre. La Commissione permanente valuterà anche
il lavoro del Tribunale ecclesiastico nazionale, analizzerà la situazione previdenziale
dei sacerdoti e ultimerà l’integrazione del Dipartimento dei laici dopo il rinnovo
degli statuti, avvenuto a dicembre dell’anno scorso. Infine, i vescovi decideranno
i temi dell'Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale che si aprirà l’8 novembre
con una celebrazione eucaristica dedicata all’Anno della vita Consacrata, nel Santuario
di Nostra Signora di Lujàn, Patrona dell’Argentina. Alla riunione, che concluderà
giovedì prossimo, partecipano, insieme ai 22 membri della Commissione permanente,
mons. Emil Paul Tscherrig, il nunzio apostolico, e mons. Oscar Ojea, presidente della
Caritas argentina. (A.T.)
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