2015-08-12 13:07:00

Schio, al via il 24.mo Meeting Internazionale dei Giovani


Centinaia di ragazze e ragazzi giungeranno oggi a San Martino di Schio, in provincia di Vicenza, per partecipare al Meeting internazionale dei giovani, giunto alla 22.ma edizione. L’incontro, promosso dal Movimento Mariano Regina dell’Amore, prenderà il via nella mattina di domani per concludersi domenica prossima. Un calendario ricco, che alterna momenti di preghiera e riflessione con interventi musicali, sotto il segno della vita comunitaria. Giacomo Zandonini ne ha parlato con Mirco Agerde, vicepresidente dell’Associazione Opera dell’Amore:

R. – Il Meeting ha una storia ormai pluridecennale. E’ nato per festeggiare prima di tutto Maria Assunta in cielo – infatti, lo facciamo sempre a cavallo dell’Assunta – e naturalmente per riunire i giovani. L’idea portante è stata quella delle Gmg di Giovanni Paolo II, che ha appunto avuto la grande intuizione di riunire i giovani. E noi abbiamo pensato di lanciare ogni anno questa proposta per tutti quei giovani che vogliono fare un’esperienza di spiritualità cristiana nei nostri luoghi di San Martino. Il tema scelto quest’anno è “Tutti tuoi o Maria, Madre delle Vocazioni”. Perché questo titolo? Perché Papa Francesco ha dedicato il 2015 alla vita consacrata, che è un tema diretto soprattutto ai più giovani, i quali ovviamente sentono nel loro cuore la chiamata del Signore.

D. – Quanti giovani parteciperanno a questo Meeting? Da che Paesi arrivano?

R. – Noi ne aspettiamo più di qualche centinaio provenienti sicuramente dall’Italia, dalla Germania, dall’Austria e quest’anno anche un bel gruppetto dal Belgio.

D. – La vostra proposta parte da un aspetto di vita comunitaria di condivisione che è al centro di queste cinque giornate di Meeting. Come si declina questo elemento, per voi è storicamente importante?

R. – Vogliamo creare un collegamento con la vita consacrata, cioè portare i giovani a conoscere meglio e ad approfondire un legame con i sacerdoti, con la vita comunitaria che già è presente anche nella nostra realtà, in modo da creare appunto un collegamento, un dialogo aperto tra la vita consacrata stessa – quindi i sacerdoti, i religiosi e così via – e i giovani. Questo attraverso le confessioni, prima di tutto, perché credo che sia lì il punto più importante in cui un giovane apre il cuore davanti a Dio, attraverso il ministero sacerdotale, ma anche nel vederli condividere un momento di convivialità durante i pasti, le cene… Tra l’altro, uno dei nostri ospiti eminenti di quest’anno sarà il vescovo mons. Luigi Negri, che dialogherà a tu per tu con i giovani presenti in un momento di convivialità.

D. – Siete immersi in una zona molto bella, vicina alle Piccole Dolomiti, in un territorio che ha molto da dare anche dal punto di vista della natura e che per voi ha un significato importante. Farete conoscere anche questo territorio?

R. – La maggior parte dei contenuti si svolgerà ovviamente nel palatenda, dove avrà luogo il Meeting. Ogni giorno, però, abbiamo previsto la possibilità di una visita guidata a tutti i luoghi del nostro movimento – la piccola chiesetta di San Martino, il cenacolo di preghiera, la Via Crucis – non tanto per vedere piante e fiori, cose molto belle, ma perché attraverso la natura ci possa essere proprio questo richiamo alla creazione, quindi al Creatore.

D. – Il Meeting si concluderà con un ampio spazio dedicato alla musica. Da dove viene questa vostra passione, questo interesse per la musica e questo coinvolgimento quindi dei giovani in proposte musicali di diverso tipo?

R. – Fa parte un po’ del nostro carisma, del carisma del nostro movimento, cercare di contribuire con spirito mariano alla nuova evangelizzazione di cui gli ultimi Pontefici ci hanno parlato moltissimo. L’evangelizzazione è fatta in vari modi. Si può farla attraverso la predicazione, attraverso la catechesi e la si può fare attraverso soprattutto la testimonianza della vita e anche attraverso la musica. Ecco allora che ormai da parecchie edizioni del nostro Meeting abbiamo sempre uno spazio riservato alla musica. Come sempre però la musica, in questo caso, è un mezzo per riportarci alla musica celeste. Quest’anno, poi, abbiamo questo ospite speciale che è fra Alessandro di Assisi, che viene chiamato non a caso il "tenore di Assisi", e accanto a lui un’orchestra di più di 20 elementi, che presenterà un nuovo Cd che si ispira proprio ai nostri luoghi di San Martino di Schio.








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