2015-08-04 07:36:00

Usa ad Assad: in Siria non ci ostacoli contro l’Is


“Il governo di Assad ha perso legittimità; non ostacoli le prossime azioni degli Stati Uniti contro l’Is nel Paese”. Così il segretario di Stato americano, John Kerry, da Doha, dove ha partecipato a un vertice trilaterale con Arabia Saudita e Russia sul tema Siria, lancia un avvertimento a Damasco. Nel suo intervento, ha parlato anche di Iraq e Yemen. Roberta Barbi: 

Le azioni di Assad hanno alimentato la crescita del sedicente Stato islamico; attualmente non c’è una soluzione militare per la crisi in Siria, ma deve esserci una soluzione politica. Questa la posizione degli Stati Uniti espressa dal segretario Usa Kerry dopo l’autorizzazione del presidente Obama a nuovi raid in difesa dei ribelli siriani, e l’avvertimento a Damasco: non ci ostacoli. A Doha Kerry ha ribadito anche il sostegno all’Iraq nella lotta all’Is con uno stanziamento da 62 milioni di dollari per i rifugiati iracheni, e ha condannato gli attacchi dei ribelli Houthi in Yemen. Anche il governo britannico ha deciso di prolungare di un anno i raid contro le postazioni dell’Is in Iraq, mentre Erdogan ha ribadito che la Turchia si difenderà se le autorità curde nel nord dell’Iraq non agiranno contro le basi del Pkk. Intanto, anche in Libia prosegue la minaccia del califfato, che in un video minaccia di morte il generale Haftar e il governo di Tobruk. Sul terreno, in Siria è di 31 morti e 60 feriti il bilancio di una serie di raid di Damasco; in Iraq, sempre ieri, oltre 1500 scuole sono state distrutte nella provincia di al-Anbar.  








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