2015-08-01 19:23:00

Almeno 260 morti per i raid aerei turchi contro il PKK


Il Kurdistan iracheno protesta per la morte di diversi civili in uno dei raid aerei della Turchia contro le postazioni del PKK. La campagna militare di Ankara è entrata nella seconda settimana provocando la morte di oltre 260 guerriglieri. Il servizio è di Eugenio Bonanata:

A fornire il bilancio l’agenzia ufficiale Anatolia, senza tuttavia precisare le fonti. Il governo di Erdogan non ha mai diffuso alcun dato su quella che definisce una campagna “antiterrorismo”, comunque segnata ogni giorno da nuovi raid aerei sia in Turchia sia in Iraq. Oggi si contano otto morti in un villaggio ad Est di Erbil. Ufficialmente nel mirino ci sono le postazioni dei peshmerga, ma le autorità del Kurdistan iracheno lamentano la morte di diversi civili. A denunciarlo, in relazione ad un attacco avvenuto ieri, il presidente della regione autonoma del nord dell’Iraq, Barzani, il quale chiede ai combattenti del PKK di lasciare la zona proprio per evitare altre vittime tra la popolazione. Ed è di queste ore la protesta ufficiale di Bagdad per la violazione della propria sovranità territoriale. Una posizione appresa con “disappunto” dalla Turchia che a suo dire non tiene conto dell’appoggio fornito all’Iraq nella sua lotta contro il sedicente Stato Islamico. Infine accuse di “ostilità” verso la Turchia arrivano anche dalla Siria dove i locali combattenti curdi, impegnati a fronteggiare i jhiadisti, ripetono di aver subito attacchi da parte dei militari turchi pur avendo sempre mantenuto le distanze dal PKK. 








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