"Tutto questo deve essere denunciato perché fa parte delle cose che dobbiamo fare, l'altra parte è la lotta per contrastare questo problema, perché c'è anche una sorta di protezione mascherata di questi crimini, dalle stesse persone che gestiscono gli Stati, i governi in un modo o nell'altro riescono a metterli al loro fianco, quella protezione camuffata del mercato illegale di esseri umani è difficile da combattere", così l'arcivescovo di Tunja e presidente della Conferenza episcopale di Colombia, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, intervenendo ieri alla conferenza stampa sulla Giornata contro la Tratta di esseri umani in Colombia.
Il presule ha denunciato la presenza dei bambini soldato nelle Farc
Il vescovo - riferisce l'agenzia Fides - ha riferito anche della triste situazione
colombiana: "una realtà: il reclutamento di bambini per fare la guerra da parte delle
Farc, che malgrado, adesso questo gruppo è consapevole del danno causato, essi non
hanno preso la decisione convincente di dire di no ai bambini presenti nei loro gruppi
di guerriglieri. Questo gruppo deve arrivare a questa decisione, altrimenti il danno
che stanno facendo sarà molto grande". Nel suo intervento il vice Ministro dell'Interno,
Carlos Ferro Solanilla, ha ribadito l'impegno e la responsabilità dello Stato per
continuare a cercare gli strumenti per avere politiche pubbliche per mostrare questo
problema, non solo a livello nazionale ma anche regionale.
I religiosi e le religiosi assistono le vittime dello sfruttamento
Suor Vicentina Genoveva Nieto, responsabile dell'iniziative volte a promuovere la
prevenzione della tratta, ha ricordato che la Chiesa e i religiosi lavorano intensamente
per assistere queste persone che sono state vittime di sfruttamento. Ha anche indicato
che ci sono attualmente 22 reti nazionali e continentali presenti in 197 Paesi, "scommettendo
tutto su questo lavoro, in modo che ogni volta ci sia una vittima in meno". (C.E.)
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