2015-07-24 10:19:00

Cinema: presentata la Settimana Internazionale della Critica


Compie 30 anni la Settimana Internazionale della Critica, la prestigiosa sezione collaterale presente alla Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre, presentata ieri a Roma. Sette film in concorso per l’opera prima e tre eventi speciali, con un tema diversamente declinato dai registi: la famiglia e la memoria. Il servizio di Luca Pellegrini:

Famiglie in viaggio, famiglie che attendono, si dividono e si ritrovano, camminano verso un futuro oggi più che mai incerto e emergono da dolorosi passati. Nei sette film selezionati tra le 400 opere prime, e che partecipano al concorso della Mostra veneziana per il Leone del futuro, padri e figli, madri e figlie, si ritrovano al centro di scontri e solitudini, affetti e gesti d’amore, ma in un mondo che cambia e si modifica rapidamente. Dall’isola di Tanna nelle Vanuatu al Nepal - per la prima volta presente a Venezia con un lungometraggio - dalla Romania a Singapore, dal Portogallo alla Turchia, la Settimana propone nei suoi film un viaggio di persone e con persone che vivono il nostro tempo, e chiedono di condividere le loro esperienze. Tra tradizioni e modernità, religione e laicità, contrasti e affetti. Anna Maria Pasetti, critica e selezionatrice, così descrive le scelte della Commissione e i temi che l’hanno maggiormente colpita:

R. – Confermo che la famiglia, la memoria intesa nelle varie declinazioni - di memorie relazionali, territoriali, memorie del cinema - e quindi una grande attenzione nel dettaglio alla creazione di una profonda individualità, ma anche collettività: sono i temi, gli argomenti, che questi registi esordienti ci hanno proposto con grande vigore. E questo chiaramente in un mosaico casuale, perché quando si vedono film non si sta a pensare a che cosa raccontano nella loro complessità, ma si sta a guardare ogni film per quello che è. Devo dire che abbiamo avuto grande soddisfazione nelle opere che sono arrivate dall’Oriente, in particolare dalla Cina: la qualità del cinema cinese non è una novità, ma sta crescendo a vista d’occhio. E l’Oriente tutto, comunque, in questa sua mutazione frenetica, sta arrivando a dei livelli quasi di contraddizione e di – ripeto – complessità, che poi sfociano in un grandissimo cinema. Che dire? Attenzione ai rapporti familiari, soprattutto intesi come madre-figlia, padre-figlio, che non sono novità, ma è interessante vedere come i giovani continuino e vogliano approfondirli, forse proprio per una risoluzione attraverso il cinema, che è vita.








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