2015-07-22 12:59:00

Sindaci in Vaticano: contenere cambiamenti climatici è imperativo morale


Oggi è la seconda e ultima giornata di lavori, in Vaticano, per i sindaci di tutto il mondo che insieme ai rappresentanti dell’Onu si confrontano su cambiamenti climatici e lotta alle schivitù moderne. Gli impegni comuni rimangono quelli siglati ieri, al termine dell'incontro col Papa, nella dichiarazione congiunta di intenti. In calce al documento si legge anche una speciale nota del Pontefice al fianco della propria firma: “Apprezzo questa dichiarazione”, scrive Francesco, ”desidero che faccia molto bene”. I contenuti del testo nel servizio di Gabriella Ceraso:

I cambiamenti climatici indotti dall’uomo sono una realtà scientifica ed è imperativo morale per l’umanità il loro contenimento decisivo. Le città, in questo ambito morale fondamentale, svolgono un ruolo chiave. E’ questa la constatazione centrale ed unanime dei rappresentanti di diverse culture e società che firmano la dichiarazione. La certezza è anche che oggi ci sono conoscenze tecnologiche e mezzi finanziari necessari a invertire l’andamento del clima ponendo fine allo stesso tempo a situazioni di povertà estrema, attraverso soluzioni di sviluppo sostenibile tra cui l’adozione di sistemi a bassa emissione di anidride carbonica. Ma, si legge nella dichiarazione, occorrono più incentivi per le rinnovabili e uno sforzo maggiore per la pace che comporti la conversione delle spese militari a fini ambientali. Il vertice sul clima di Parigi a fine anno, avvertono i firmatari, potrebbe essere l’ultima possibilità per contenere il riscaldamento del pianeta al di sotto dei due gradi centigradi, con un accordo che metta in sicurezza tutti, specie i più poveri e vulnerabili. I leader dell’Onu sono chiamati a farlo: si passerebbe così ad un mondo alimentato da energie rinnovabili e con ecosistemi sostenibili. Trasformazione, si chiede nella dichiarazione, che dovrà essere inclusa negli Obiettivi di sviluppo globalmente condivisi. Dal canto loro i sindaci si impegnano nelle loro città all’emancipazione e alla protezione dei più poveri, a porre fine ad abusi e ad ogni forma di schiavitù moderna e a sviluppare programmi di reinsediamento per le vittime della tratta evitando per loro il rimpatrio forzato. Vogliamo, si legge in chiusura della dichiarazione, città inclusive, sicure, flessibili e sostenibili: tutti devono fare la loro parte, noi, ribadiscono sindaci e governatori locali, siamo pronti a fare la nostra.

Per tutti gli amministratori locali cittadini presenti al Simposio, l'incontro con il Papa è stata un'esperienza unica, come racconta al microfono di Anne Sophie Saint-Martin, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo

"C’est une grande première. Le Vatican qui invites des maires du monde entier …
E’ una grande prima. Il Vaticano che invita i sindaci del mondo intero a venire a parlare, a lavorare, a partire dalle loro esperienze, su temi fondamentali. Tra l’altro, collegando tutti questi soggetti, perché il Papa nella sua Enciclica ha proposto questo concetto - al quale aderisco pienamente - di 'ecologia integrale': una conciliazione, al tempo stesso teorica e con precise conseguenze molto concrete, tra l’umanesimo e l’ecologia. Esprimere con questa forza e serietà questo impegno nell’Enciclica è molto confortante".

Sugli effetti drammatici che i cambiamenti climatici già stanno provocando in alcune parti del mondo, Linda Bordoni ha raccolto la testimonianza di Vincent N'Cho Kouaoh, deputato del governo di Abidjan, in Costa d'Avorio:

"Aujourd’hui vous avez un bouleversement total des intemperies …
Oggi c’è uno sconvolgimento totale con intemperie e inondazioni… Le fabbriche sono al 90 per cento nel territorio di Abidjan. Per le coltivazioni bisogna di continuo spostarsi, perché la desertificazione sta cancellando le nostre aree produttive".








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