Le autorità indonesiane hanno diramato la massima allerta per possibili, nuovi attacchi alle chiese in tutto il Paese. Il provvedimento - riferisce l'agenzia AsiaNews - è stato deciso dopo i roghi appiccati a due luoghi di culto cristiani dello Java centrale nei giorni scorsi, in risposta all’incendio che ha distrutto una piccola moschea a Papua durante le feste di fine Ramadan. La conferma arriva dal ministro per gli Affari legali, politici e della sicurezza Tedjo Edhy Purdijatno, che ha emanato in prima persona il provvedimento a polizia e militari chiamati a presidiare gli edifici. Al centro dell’attenzione le chiese del governatorato di Jakarta e di tutto lo Java centrale.
Creato un team di indagine indipendente
“Il presidente Joko Widodo - afferma oggi in una nota Purdijatno - ha inviato il suo
messaggio a polizia, militari e agenzie di intelligence, perché prestino la massima
attenzione nell’assicurare la protezione di chiese e di edifici di vitale importanza”. Il
ministro indonesiano si rivolge inoltre alla popolazione, invitandola a non cedere
a gesti o frasi provocatorie da parte di fedeli di altre religioni; e annuncia anche
la creazione di un team di indagine indipendente presso la Commissione nazionale sui
diritti umani, per far luce sulla vicenda.
Incendi dolosi in due chiese e manifestazioni anti-cristiane
All’origine delle violenze di questi giorni il rogo di una piccola moschea a Tolikara,
distretto della provincia orientale di Papua, durante le feste di Eid al Fitr che
segnano la fine del mese sacro di digiuno e preghiera dei musulmani. Nei giorni successivi
sono state date alle fiamme due chiese protestanti nello Java centrale e si sono registrate
diverse manifestazioni anti-cristiane a Surakarta e in altre zone della provincia. Il
timore è che si possano moltiplicare gli episodi di violenza e persecuzione contro
la minoranza religiosa, alimentati dalle voci sui fatti di Tolikara. Media e articoli
postati sui social network insistono infatti sull’incendio alla moschea, trascurando
del tutto la morte di un 15enne cristiano e il ferimento di altre persone in seguito
ai colpi sparati dalla polizia. Le autorità hanno inviato alti funzionari governativi
nel distretto di Tolikara, per riportare la calma e ripristinare la sicurezza. Ieri
i vertici di polizia ed esercito hanno incontrato decine di ulema e leader religiosi
musulmani, chiedendo la loro collaborazione per restituire un clima di serenità alla
zona e una convivenza pacifica fra musulmani e cristiani.
In aumento episodi di intolleranza contro le minoranze religiose
L'Indonesia, nazione musulmana (sunnita) più popolosa al mondo, è sempre più spesso
teatro di attacchi o episodi di intolleranza contro le minoranze, siano essi cristiani,
musulmani ahmadi o di altre fedi. Inoltre, alcune norme come il permesso di costruzione
vengono sfruttate per impedire l'edificazione o mettere i sigilli a luoghi di culto,
come è avvenuto nel West Java contro la Yasmin Church. La Costituzione sancisce la
libertà religiosa, tuttavia le minoranze sono vittime di episodi di violenze e persecuzioni
a sfondo confessionale. (M.H.)
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