2015-07-15 15:19:00

Cagliari: in mostra le opere recuperate dall'Arma Carabinieri


Inaugurazione a Cagliari, stamattina, alla presenza del ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, della mostra: 'La memoria ritrovata. L'Arma e lo scrigno dei tesori recuperati'. L'esposizione riunisce 120 opere, tra cui alcuni capolavori, trafugate e poi ritrovate, negli anni, dal Comando dei Carabinieri del Corpo Tutela Patrimonio Culturale. La mostra sarà visitabile fino al 15 ottobre, poi il materiale esposto farà ritorno al rispettivo luogo di provenienza. Al microfono di Adriana Masotti sentiamo il maggiore Massimiliano Quagliarella, capo sezione operazioni del Comando:

R.- É una mostra articolata in tre sezioni: la prima riguarda i recuperi che sono stati effettuati dal Comando su tutto il territorio nazionale. Una seconda sezione è dedicata ai recuperi effettuati in Sardegna; infine un’ultima sezione dove ci sono i grandi capolavori, opere di eccezionale valore quale la Muta di Raffaello, il Giardiniere del Van Gogh e una natura morta del Gauguin.

D. - Quindi tutto materiale che è stato rubato e poi ritrovato dai carabinieri. In quanto tempo?

R. - In realtà la mostra vuole ripercorrere un po’ la storia del Comando in quelli che sono stati i momenti più importanti. Da ricordare appunto la Muta del Raffaello recuperata nella metà degli anni ’70, al Van Gogh recuperato nel 1998, al Gauguin che invece è stato individuato lo scorso anno. I reperti sono invece una scelta di opere recuperate recentemente, opere che sono state rimpatriate anche dall’estero per una buona e cospicua parte. Ci sono affreschi pompeiani, oggetti provenienti dall’Etruria, tra cui alcune splendide Kylix attiche; c’è una stele daunie, vasi di canosini, ceramica apula, ceramica proveniente dalla lontana Ignazia e anche da Crustumerium. Tutte queste opere poi torneranno, al temine della mostra, presso le varie regioni di provenienza.

D. - Quindi la mostra è una testimonianza dell’impegno dell’Arma dei confronti della tutela del recupero del patrimonio culturale che forse non è così nota. Ci spieghi un po’ quante risorse vengono impiegate in questa particolare azione …

R. - Il Comando consta di un organico di circa 250 unità. Abbiamo 12 nuclei che hanno una competenza nella gran parte dei casi regionale; a Roma c’è il Comando e il reparto operativo che ha una competenza locale per il Lazio e l’Abruzzo e per le attività investigative anche in ambito internazionale.

D. - I furti di opere d’arte sono frequenti?

R. - Sì, purtroppo sono frequenti. Attualmente i soggetti che risultano maggiormente colpiti – ahimè - sono le chiese, dove spesso e volentieri sono presenti opere pregevoli, anche capolavori assoluti e che spesso, essendo luoghi di culto in cui si accede facilmente, vengono colpiti con altrettanta facilità.

D. - Non tutto quello che viene rubato viene anche ritrovato, ma comunque il vostro impegno è importante; 133 milioni di euro è il valore complessivo delle opere esposte a Cagliari …

R. - Sì, e a Cagliari sono state esposte in totale 120 opere. Non stiamo parlando di migliaia di opere, per cui questo permette di capire anche più facilmente la quantità di denaro che si muove dietro questo settore specifico dell’illecito.

D. - A Cagliari oggi c’era anche il ministro Franceschini. Immagino avrà fatto i complimenti all’Arma …

R. – Sì, sì, ci ha indicato come esempio virtuoso. Ma comunque, risultati così importanti, non si potrebbero raggiungere se non ci fosse un impegno a 360 gradi di tutte quelle che sono le componenti del Ministero dei beni culturali. Noi siamo supportati anche da strutture sul territorio, dall’impegno del funzionario e del personale che è all’interno delle strutture museali, ecc… È un grande lavoro di squadra e i nostri successi sono frutto sostanzialmente di un impegno corale di persone che si dedicano con grande amore e con grande passione al proprio lavoro.








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