Papa in Sudamerica, iniezione di autostima per i poveri

Con i giornalisti Mauro Castagnaro, esperto di dinamiche ecclesiali latinoamericane (Missione Oggi, Servizio Informativo su America Latina del Centro Unitario per la Cooperazione Missionaria fra le Chiese) e Gianfranco Brunelli, direttore de Il Regno, commentiamo i significati salienti del Viaggio Apostolico di Francesco in America Latina. 

"Il discorso del Papa ai partecipanti all'Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari - che ha evidenziato una grande sintonia di linguaggio tra le parti - resta importante per il richiamo alle Chiese locali a rafforzare i rapporti con questi movimenti; per il modo con cui il Papa percepisce i singoli problemi ambientali non come questioni isolate ma come situazioni riconducibili ad un'unica radice, da cui deriva la considerazione dell'impegno locale sempre inserito all'interno di una dimensione globale; per l'invito ai poveri di aver fiducia nelle proprie potenzialità", così sintetizza Castagnaro che parla di "iniezione di autostima" da parte di Francesco nei cuori di questa gente. "Sotto questa luce si esprime l'opzione preferenziale per i poveri: la Chiesa non solo sceglie di guardare ai poveri assumendo il loro punto di vista per comprendere il mondo in modo più conforme al Vangelo, ma spinge all'azione, privilegiando quei progetti di umanità che nascono dai poveri che si organizzano".

Brunelli individua nel binomio "fede-solidarietà, fuori da ogni ideologia" il tratto comune delle tappe del Viaggio del Papa. Ma quanto i riferimenti al 'Dio denaro' pronunciati in questi giorni costituiscono una chiave di lettura anche per la crisi della Grecia e dell'Ue? "Il legame è forte - spiega Brunelli - laddove sta prevalendo l'elemento economistico rispetto alle scelte politiche. Nella trattativa sulla Grecia hanno prevalso interessi interni (vale sia per la Grecia quando indice il referendum, sia per Germania quando detta regole insopportabili) rispetto agli interessi di natura geopolitica che richiamerebbero invece l'Ue ad una responsabilità di governo mondiale".