2015-07-11 12:06:00

La "Laudato si'" al centro dell'ultimo intervento del cardinale Turkson


Rispondere alle crisi e alle sfide poste della società globalizzata attraverso la visione offerta dalla dottrina sociale della Chiesa e in particolare dall’ultima Enciclica di Papa Francesco, "Laudato si'". Su questi temi il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha imperniato il suo intervento dal titolo “Vivere il Vangelo nel 21 .mo secolo: la risposta della Chiesa alle crisi del nostro tempo”, rivolto ieri ai partecipanti del seminario internazionale Shalom, in corso a Roma fino al 21 luglio e organizzato dalla Congregazione delle suore di Notre Dame.

Il dicastero guidato dal porporato è stato infatti direttamente convolto nella stesura dell'Enciclica e anche per questo il cardinale Turkson ha deciso di parlare delle realtà globali e delle crisi del nostro tempo, facendo riferimento allo “straordinario recente insegnamento del Santo Padre”.

Partendo dall’assunto che “il nostro mondo è diventato globalizzato ad un livello senza precedenti” e che, con la subordinazione della politica all'economia, gli Stati sono spinti ad anteporre il commercio alla gente e all'ambiente, Il presidente del Pontificio Consiglio  della Giustizia e della Pace ha evidenziato come la "Laudato si'" “affronti” tutti questi problemi, affermando che “l'umanità non è separata dall'ambiente in cui viviamo; piuttosto l'umanità e l'ambiente naturale" sono strettamente legati. “La nostra indifferenza, disastrosa per l'ambiente, è aggravata - ha aggiunto il porporato - da errori gravi che includono una cultura 'usa e getta'" dettata dal consumismo e una fiducia ingenua nei progressi tecnologici e nei mercati commerciali non orientati "a risolvere i nostri problemi ambientali”. Per questo motivo, secondo il cardinale Turkson, è necessario affrontare l’aspetto etico della nostra crisi al fine di “ricuperare la nostra dimensione spirituale fondamentale”.

“Al centro della "Laudato si’" - ha spiegato ancora il porporato - è la domanda: “che tipo di mondo vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi, ai bambini che stanno ora crescendo”? Secondo il cardinale Turkson con questo interrogativo Papa Francesco ha fatto riferimento a “coloro che verranno dopo di noi” con il chiaro intento di abbracciare la famiglia umana multi-generazionale. “Questo - ha sottolineato il porporato - risuona fortemente come un ‘me’ africano. Molte culture tradizionali africane condividono la fede nella presenza reale di un legame tre le generazioni che ci hanno preceduto e quelle che nasceranno in seguito. La famiglia contiene molto più dei singoli, che vivono in ​​questo momento”.

Il presidente del dicastero vaticano ha quindi rivolto la sua attenzione ad “una semplice parola che si ripete più volte nell'Enciclica: la cura”. La cura è centrale; è parte del titolo: “Cura per la nostra casa comune”. Con questo termine  - ha aggiunto - Papa Francesco ci vuole far capire che il nostro rapporto con l'ambiente deve essere più intenso di quello di un lavoratore molto responsabile.

Il cardinale Turkson ha indicato allora l’esempio offerto dalle popolazioni indigene che  “conservano ancora questo senso di essere assolutamente collegate con l'ambiente naturale”. “Siamo tutti collegati - sottolinea il porporato -. Le piante e gli animali e gli esseri umani; sconosciuti, amici e nemici; Dio e l'umanità e il mondo”. “Con la sua ecologia integrale - ha proseguito il presidente del dicastero - Papa Francesco sottolinea che siamo completamente collegati, integrati, con tutto e tutti”.

Ed è muovendo proprio da queste  verità che l’Enciclica, come ha spiegato ancora, “ci riporta alle origini, alle basi dell'esistenza umana” ed esorta ad “un cambiamento delle menti e dei cuori” che porta a riscoprire “la bellezza, la meraviglia, la maestà del nostro pianeta e della nostra esistenza”.

Il cardinale Turkson ha quindi concluso esortando la Congregazione delle suore di Notre Dame ad applicare le riflessioni esposte nel suo intervento nella loro quotidiana attività di insegnamento a bambini, adolescenti e giovani adulti, facendo inoltre riferimento al loro motto: “Trasformare il mondo attraverso l'educazione”.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.