2015-07-10 20:14:00

Il Papa tra i detenuti di Palmasola: Gesù dà la forza di ricominciare


La reclusione non vuol dire esclusione, ma parte di un processo di reinserimento nella società. Così il Papa nell’incontro con i detenuti del carcere di Palmasola di Santa Cruz de la Sierra, una delle ultime tappe boliviane prima della partenza per il Paraguay. L’istituto penitenziario è il più grande della regione: esteso 10mila metri quadrati, pur avendo una capienza di 800 posti, ospita attualmente 5mila persone. Il servizio di Paolo Ondarza:

E’ significativa al termine del viaggio in Bolivia la  scelta del Papa di visitare Palmasola, periferia nella periferia, luogo simbolo dell’esclusione sociale. Accolto calorosamente in questa città-carcere, “favela” suddivisa in padiglioni, il Papa si presenta:

“El que está ante ustedes es un hombre perdonado... “

“Quello che sta davanti a voi è un uomo perdonato. Un uomo che è stato ed è salvato dai suoi molti peccati. Non ho molto da darvi o offrirvi, ma quello che voglio condividerlo: Gesù Cristo, la misericordia del Padre per ognuno che guarisce, perdona, rialza, cura, restituisce dignità.

Gesù libera dalle prigioni del passato
Quando Gesù entra nella vita, infatti – aggiunge il Papa - uno non resta imprigionato nel suo passato, ma è in grado di piangere e lì trovare la forza di ricominciare”.

Il Papa prega in silenzio con i detenuti, li abbraccia, elenca le piaghe di Palmasola: sovraffollamento,  lentezza di processi, violenza,  mancanza di politiche riabilitative; quindi esorta le istituzioni:

“Reclusión no es lo mismo que exclusión…”

“La reclusione non è lo stesso di esclusione, perché la reclusione è parte di un processo di reinserimento nella società”.

Non cedere alle tentazioni delle divisioni
Poi fa appello alla responsabilità dei detenuti: non cedete alla tentazione diabolica della divisione, delle fazioni. Infine a quanti lavorano nel centro di rieducazione chiede di abbandonare una logica dei buoni e dei cattivi, concentrandosi invece sull’aiuto alla persona:

“Tienen una importante tarea en este proceso de reinserción”...  

“Avete il compito di rialzare e non di abbassare; di dare dignità e non di umiliare; di incoraggiare e non di affliggere. Creerà condizioni migliori per tutti. Un processo vissuto così ci nobilita, ci rialza tutti”.








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