2015-07-10 16:00:00

Il governo difende la Buona Scuola. I sindacati: ci mobilitiamo


Ancora scontro tra governo e sindacati sulla Buona Scuola, approvata ieri in modo definitivo dalla Camera. Per il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a settembre le famiglie troveranno una scuola rinnovata. Ma le rappresentanze degli insegnanti annunciano mobilitazioni già da settembre. Alessandro Guarasci:

Il ministro Giannini è convinta che con questa riforma cercherà di livellare le molte diseguaglianza che oggi ci sono. E poi, per il governo grazie anche alle nuove 100 mila assunzioni ci saranno più insegnamenti e saranno rafforzati quelli già presenti. Il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi:

"Partiremo con una prima "tranche", che sono gli insegnanti che servono per far partire la macchina scolastica, e poi entro pochi mesi entreranno gli altri 50 mila assunti, che sono forse la vera novità, che sono gli insegnanti che serviranno a non avere più le cosiddette classi “pollaio”, ad avere l’insegnamento della lingua inglese davvero ovunque, ad avere l’insegnamento di storia dell’arte, di musica, di diritto, di economia, ad avere gli insegnanti tecnico-pratici per aprire i laboratori degli istituti tecnici e professionali. C’è la necessità di partire da ciò di cui la scuola ha bisogno. Bisogna un po’ ribaltare il concetto della scuola: la scuola non è fatta per gli insegnanti, che sono fondamentali, ma la scuola non è fatta per gli insegnanti e per il posto di lavoro degli insegnanti, è fatta per i ragazzi. Il numero delle assunzioni, metà subito e metà dopo qualche mese, è una necessità realistica, data dal fatto che siamo ormai oltre il tempo massimo per arrivare a 100 mila assunzioni per il primo settembre"

Per il sottosegretario, poi, la Buona Scuola non contiene rimandi alla teoria del genere:

"Capisco il problema, perché il problema c’è. Non c’è dentro la “buona scuola”, quanto in un insieme. Da circa tre anni, l'Unar, l’Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali, che fa capo al Dipartimento delle Pari opportunità alla presidenza del Consiglio, ha cambiato un po’ la sua natura e si occupa quasi esclusivamente del tema lgbt. Il comma 16 della "Buona scuola" parla chiaro, fa una lista di cose di cui la scuola deve occuparsi e, fra queste, si parla anche di lotta alle discriminazioni di genere e di ogni altra discriminazione. In questa frase non vedo il tema gender. Esulando dal comma 16 della “buona scuola” è stata emanata una circolare una settimana fa, da parte del Ministero dell’Istruzione, in cui si ribadisce a tutte le scuole che tutto ciò che entra nella scuola, come attività curriculare o extracurriculare, deve essere visto, approvato e a conoscenza dei genitori".

I sindacati annunciano ricorsi. Non piacciono né i poteri del dirigente scolastico, che potrà scegliere gli insegnanti, né i modi in cui saranno scelti i 100 mila che saranno assunti. Rino Di Meglio, coordinatore del sindacato Gilda:

"Ci mobiliteremo, sollevando davanti alla magistratura gli aspetti di questa legge che riteniamo siano incostituzionali. Vedremo se organizzare scioperi o altre forme di protesta. Sicuramente la mobilitazione non cesserà perché non c’è mai stata una protesta così imponente, fatta non per rivendicare denaro, stipendi, salari, che pure come tutti sanno sono bassissimi ma per difendere quella che riteniamo sia la dignità degli insegnanti".

Mobilitata anche la Cisl, che contesta al governo di non aver voluto fare una riforma concordata col sindacato. Il segretario confederale Maurizio Bernava:

"Il governo è stato troppo presuntuoso nell’imporre in maniera veloce questi passaggi, quando si poteva fare una riforma molto più riforma di quella che è, andare più in là, scorporando la parte delle assunzioni, facendo un passaggio, un accompagnamento adeguato su indicazioni… Credo ci sia molta confusione nei ministeri fino alle scuole… quindi saremo lì a raccogliere le preoccupazioni …"








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