2015-07-10 11:00:00

Bolivia. Francesco in visita ai carcerati di Palmasola


Papa Francesco oggi pomeriggio visiterà i carcerati nel Centro di rieducazione di Santa Cruz-Palmasola. Grande l’attesa tra i detenuti, che tra l'altro stanno aspettando il varo di un indulto: tra di essi anche un cittadino italiano, Pietro. Il nostro inviato in Bolivia, Paolo Ondarza, lo ha intervistato chiedendogli innanzitutto come si vive in questo carcere:

R. – Questo è un regime aperto, non è un carcere come quelli italiani, in cui si sta chiusi. Hai un certo tipo di libertà, puoi scegliere di lavorare, di fare qualcosa, di studiare…

D. – C’è il problema, da quello che ho saputo, da quello che si legge, del sovraffollamento qui a Palmasola: c’è tanta gente rispetto alla capienza effettiva. Si vive male?

R. – Sì, c’è sovrappopolazione perché mi pare che adesso ci siano più di 4 mila detenuti. Però, con queste pratiche dell’indulto si sta creando più spazio. Molta gente con l’indulto sta uscendo.

D. – Quando arriverà – e ti auguro che arrivi presto – l’indulto, cosa vorrai fare?

R. – Io sto facendo questo, sono ritornato volontariamente per uscire, finire la storia in modo pulito: scontare la mia condanna, ritornare in Italia e ritornare a lavorare come facevo prima, prima che mi succedesse “questo”.

D. – Ti trovi qui in un momento particolare, perché viene Papa Francesco: come vivi questa giornata?

R. – E’ una cosa buona, perché non è di tutti i giorni vedere il Papa. Poi, che venga a visitarci in un carcere e io che sono italiano mi trovo in un carcere boliviano, incontrarmi con il Papa, sarà una bella esperienza, no?

D. – So che i detenuti qui, a Palmasola, hanno scritto qualcosa per il Papa. Se potessi dire qualcosa al Papa…

R. – Sì, se mi capiterà vicino, se avrò la possibilità… Una benedizione dal Papa non è una benedizione che si può avere tutti i giorni. Quindi lo avremo qui… è una cosa emozionante…

D. – Un incoraggiamento ad andare avanti?

R. – Claro! Tambien! Uguale, questo, sì… E' un incoraggiamento ad andare avanti. Anche perché, poi, dobbiamo andare avanti, normalmente… Uno può commettere un reato, però poi dopo può capire e cominciare di nuovo la sua vita, no?

D. – Posso chiederti se stare qui a Palmasola ti ha fatto capire qualcosa rispetto al reato che hai compiuto?

R. – Ma sì… Mi ha fatto capire che comunque quando ti privano della libertà sempre hai un portone che non puoi varcare.

D. – Per chiudere, solo una cosa: ti senti di voler dire qualcosa a chi, come te, si dovesse trovare nelle tue stesse condizioni, di sbagliare?

R. – Sì, di cercare di non sbagliare. Però, se uno ha già sbagliato, di guardare al presente e non al passato. Solo così uno può ricominciare. Ora aspettiamo fiduciosi che le cose si aggiustino.








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