2015-07-09 15:00:00

Anche la Tunisia costruirà un muro: al confine con la Libia


Dopo il via libera dell’Ungheria alla barriera di filo spinato al confine con la Serbia, anche la Tunisia ha annunciato la costruzione di un muro – lungo 168 km – alla frontiera con la Libia, nel tentativo di arginare le infiltrazioni jihadiste che arrivano da un Paese ormai nel caos. Roberta Barbi:

L’uno per bloccare il fiume di migranti che dall’Asia centrale scelgono la via balcanica per raggiungere l’Europa; l’altro utilizzato come strumento estremo di contenimento della minaccia jihadista. In meno di 48 ore la costruzione di due muri è stata annunciata nel cuore dell’Europa orientale e nel Maghreb: muri che separano, rendono diffidenti, incattiviscono; il contrario di quei ponti che, invece, i muri li abbattono e coltivano la cultura dell’accoglienza sostenuta dalla Chiesa. Ieri il premier tunisino Essid ha promesso che quello di difesa che dividerà Tunisia e Libia sarà ultimato entro l’anno e servirà a respingere i gruppi terroristici che vogliono paralizzare l’economia del Paese. Un estremo tentativo di proteggersi, dopo l’attentato al Museo del Bardo e quello sulla spiaggia nei pressi di Sousse. In Ungheria la situazione è diversa, ma l’esasperazione simile: qui i km saranno 175 e serviranno da deterrente per i migranti. “Noi non crediamo nei muri, non può essere la soluzione”, ha reagito il premier serbo Vucic, che ha avviato una più stretta collaborazione con le polizie di Ungheria e Austria.








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