Cresce l’attesa in Bolivia per l’arrivo del Papa. Francesco atterrerà oggi alle 16:15 locali, le 22:15 italiane, all’aeroporto di El Alto: qui si svolgerà la cerimonia di benevenuto, quindi il trasferimento nella capitale La Paz e in serata a Santa Cruz de la Sierra, dove domani celebrerà la Messa di apertura del Quinto Congresso Eucaristico Nazionale e parteciperà al Secondo Incontro mondiale dei Movimenti Popolari. Il servizio del nostro inviato in Bolivia, Paolo Ondarza:
Le braccia alzate al cielo del Cristo bianco nella piazza centrale di Santa Cruz de la Sierra, luogo in cui giovedì sono attese oltre un milione di persone per la messa del Papa, parlano della fede del popolo boliviano e del suo anelito alla costruzione di una società più equa. Girando tra i caratteristici e trafficatissimi cerchi che suddividono la città in settori, è forte l’impatto con una povertà che mostra con crudezza quell’iniqua cultura dello scarto più volte denunciata dal Pontefice. Sebbene le disparità sociali, la piaga della corruzione e del narcotraffico affliggano questo paese alla periferia della “fine del mondo”, colpisce il sorriso sui volti della gente, per l’80% cattolici. Il loro entusiasmo, più ancora che i non molti manifesti per le strade con il motto “Con Francesco annunciamo la gioia del Vangelo”, esprimono la grande attesa per la venuta del Successore di Pietro, assente dalla Bolivia da 27 anni.
Arrivo in alta quota
Era il 1988 quando san Giovanni Paolo II infondeva
il coraggio della fede ad un popolo attraversato da gravi tensioni sociali: oggi Francesco
torna, ma in un mutato scenario sociopolitico: il primo Papa latinoamericano trascorrerà
qui 48 ore, inizialmente ad alta quota con l’arrivo e la cerimonia di benvenuto ad
El Alto, il più alto scalo internazionale a 4mila metri sul livello del mare e il
successivo trasferimento a La Paz per la visita al presidente boliviano, Evo Morales.
In serata, il Pontefice si sposterà a Santa Cruz de la Sierra: qui alloggerà nella
residenza dell’amico cardInale Julio Terrazas, arcivescovo emerito della diocesi,
instancabile difensore degli ultimi, in questi giorni ricoverato in ospedale per problemi
di salute.
Una visita organizzata in poche settimane
Solo poche settimane per mettere in piedi la macchina organizzativa: una sfida contro
il tempo, circa 200 operai e molti a titolo gratuito sono ancora al lavoro alle prese
con pioggia e vento – racconta Quito Velasco, responsabile dell’allestimento del bellissimo
palco ligneo la cui decorazione è ispirata alla missione gesuitica di Concepción.
Raduno dei Movimenti Popolari
Momento significativo nel pomeriggio di giovedì 9, dopo l’incontro con sacerdoti,
religiosi e seminaristi presso il Coliseo don Bosco, sarà la partecipazione al raduno
Mondiale dei Movimenti Popolari. “Per me è un motivo di orgoglio – spiega Lorenza
Tolaba, segretaria generale del movimento interculturale delle donne – avera a Santa
Cruz un Papa tanto attento alle istanze dei poveri. Che il Papa benedica Santa Cruz!
La visita alla città-carcere di Santa Cruz Palmasola
Venerdì sarà la volta della visita di Francesco a un luogo simbolo delle periferie
esistenziali: la città-carcere di Santa Cruz Palmasola, tra le realtà più dure della
regione. Costituirà uno degli atti conclusivi di questa visita per la cui buona riuscita
nella sola Santa Cruz circa ottomila volontari si sono impegnati senza risparmio di
energie.
La Bolivia lo aspetta con il cuore aperto
“Prima che volontari a livello fisico – spiegano con uno sguardo carico di gioia –
lo siamo nel cuore, per noi è un privilegio. Stiamo aspettando il Papa con grande
entusiasmo. Forniremo informazioni ai pellegrini e garantiremo la loro sicurezza.
Questo il messaggio che vorrebbero arrivasse a Francesco: ti stiamo aspettando con
il cuore aperto e ascoltare il tuo messaggio per incontrare il Cristo Risorto.
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