2015-07-07 15:00:00

Il Papa alla cattedrale di Quito: nessuno venga escluso o scartato


“Che non vi siano differenze, che nessuno venga escluso”: così il Papa all’immensa folla raccolta ad aspettarlo ieri sera fuori dalla cattedrale di Quito, dove si è raccolto in preghiera, dopo l’incontro con il Presidente ecuadoriano. Il servizio di Roberta Gisotti:

“Vengo a Quito come pellegrino, per condividere con voi la gioia di evangelizzare”, Francesco, che è arrivato a piedi alla cattedrale, dal vicino Palazzo presidenziale, si è rivolto a sopresa - parlando a braccio - alle migliaia di fedeli che lo attendevano sul sagrato, portando il suo saluto e la sua benedizione alla "grande Nazione" e al "nobile popolo dell’Ecuador".

“Les voy a dar la bendición, les voy a dar la bendición, para cada uno de ustedes, para sus familias, para todos los seres queridos y para este gran pueblo y noble pueblo ecuatoriano….”

““Do la benedizione a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, a tutte le persone care e a questo grande e nobile popolo ecuadoriano, perché non ci siano differenze, selettività, gente scartata, perché tutti siano fratelli, nessuno sia escluso e non ci sia nessuno che resti fuori da questa grande nazione ecuadoriana”. “Per costruire questa cattedrale – ha poi aggiunto - i lavori di trasporto, di intaglio e di muratura sono stati fatti secondo le nostre usanze, quelle dei popoli autoctoni; un lavoro di tutti a favore della comunità, un lavoro anonimo, senza cartelli pubblicitari né applausi”. “Voglia Dio – ha quindi invocato - che, come le pietre di questa cattedrale, anche noi ci poniamo sulle spalle le necessità degli altri, aiutando a edificare o restaurare la vita di tanti fratelli che non hanno forze per costruirla o l’hanno vista crollare”.








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