2015-07-04 14:00:00

Lesotho: è crisi politica. Alta tensione per uccisioni e fughe


Sono arrivati ieri a Pretoria i Capi di stato che fanno parte della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc) per discutere della crisi politica in corso nel vicino Lesotho. L’uccisione dell’ex comandate dell’esercito Maaparankoe Mahao e la fuga in Sudafrica dell’ex primo ministro Tom Thabane - riferisce l'agenzia Misna - hanno portato la situazioni a livelli di alta tensione.

La preoccupazione di Sudafrica e Usa
Il presidente sudafricano Zuma ha condannato l’uccisione di Mahao, dicendo che “questo sfortunato e tragico incidente rischia di minare gli sforzi del Lesotho verso una transizione pacifica”.  Il primo ministro del Lesotho, Pakalithi Mosisili ha affermato che non sa tuttavia come Mahao sia stato ucciso. In una dichiarazione il portavoce dell’esercito ha dichiarato che il generale Mahao ha tentato di resistere all’arresto ed è morto in uno scontro a fuoco. I familiari del generale accusano l’esercito di averlo ucciso deliberatamente. Gli Stati Uniti hanno detto che sono “profondamente preoccupati per l’uccisione di Mahao “ ed ha esortato il governo di Maseru di “garantire un’indagine approfondita e trasparente della morte del generale”. 

Il Paese nel caos dopo un tentativo di golpe
Nel 2014, il Paese era entrato in una crisi costituzionale a seguito di un tentativo di colpo di stato che ha visto il primo ministro Jacob Thabane fuggire nel vicino Sud Africa. Con la mediazione del Sadc si arrivò alla riapertura del parlamento e a stabilire la date delle elezioni generali. Nel febbraio scorso il Paese ha tenuto elezioni che hanno visto Mosisili sconfiggere l’ex primo ministro Thabane. Pakalitha Mosilisi era stato già al potere tra il 1998 e il 2012. Il nuovo primo ministro aveva affidato il comando dell’esercito a Tlali Kamoli, accusato da Thabane di un tentativo di golpe lo scorso anno. (C.O.)








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