I vescovi calabresi esprimono “una forte preoccupazione” per le condizioni in cui versano non poche realtà politico-istituzionali regionali, soprattutto a causa del “perpetrarsi di scandali che minano la fiducia della gente e in particolare - ferita questa assai profonda! - dei giovani, alimentando in essi un comprensibile distacco dalla politica stessa, spesso vissuta come scelta etica”. È quanto scrivono i vescovi calabresi in una nota diffusa oggi e ripresa dall'agenzia Sir, dopo l’incontro di ieri a Laurignano, in provincia di Cosenza.
Vescovi auspicano seria inversione di rotta dei politici per la gestione
della cosa pubblica
Lo scorso 26 giugno l’inchiesta su “rimborsopoli”, avviata nel 2013 dalla Procura
della Repubblica di Reggio Calabria ha coinvolto diversi ex consiglieri regionali
della passata legislatura e indagati con l’accusa di peculato e falso. I vescovi,
“in attesa fiduciosa dell’operato della magistratura”, esprimono “solidarietà” nei
confronti del popolo calabrese e “incoraggiano” quelle esperienze positive che “non
mancano in alcuni contesti politici” auspicando “una seria inversione di rotta di
alcuni politici e amministratori della cosa pubblica che non operano per il bene comune”.
I presuli calabresi condannano tutti gli atti di corruzione e di malaffare
“Facendo eco agli appelli accorati di Papa Francesco” i vescovi nella nota “condannano
con forza tutti gli atti di corruzione e di malaffare che non fanno crescere la nobile
terra di Calabria” e “insieme” al popolo calabrese, “attendono che il Governo regionale,
dopo mesi difficili per la composizione della stessa Giunta, prende ad operare con
incisiva operosità in una Regione in cui è necessario ricostruire, prima di ogni altra
cosa, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
Nuovo documento per evitare subdole infiltrazioni della mafia nella vita
religiosa
Nell’incontro di ieri, presieduto da mons. Salvatore Nunnari, i vescovi hanno approvato
il documento “Per una nuova evangelizzazione della pietà popolare. Orientamenti pastorali
per le Chiese di Calabria”. Il documento - spiega la Cec - è in “piena sintonia” con
la Nota pastorale “Testimoniare la Verità del Vangelo”, dello scorso mese di gennaio,
e “rende operative le linee pastorali in essa contenute, con particolare attenzione
alla presenza di fenomeni mafiosi nei momenti di vita religiosa, nella ferma determinazione
di scongiurare ed evitare pericolose quanto subdole infiltrazioni”. I vescovi, inoltre,
esprimono “solidarietà e vicinanza” ai dipendenti della Provincia di Vibo Valentia
e a tutti quei lavoratori pubblici e privati che “da mesi attendono drammaticamente
il pagamento degli stipendi”. (R.P.)
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