2015-07-01 08:18:00

Sud Sudan: rapporto Onu, ragazze stuprate dai soldati


Soldati dell'esercito del Sudan del Sud hanno stuprato e arso vive bambine nelle loro case, emerge da un rapporto choc della missione Onu nel Paese, nel quale si denunciano "diffusi abusi dei diritti umani". Giulio Albanese:

È un’accusa circostanziata, a dir poco brutale e raccapricciante contro l’esercito del Sudan meridionale quella lanciata dalla Missione delle Nazioni Unite nel Paese africano (Unmiss). I militari governativi di Juba si sono infatti macchiati di brutalità indicibili stuprando ragazze e bruciandole vive nelle loro abitazioni. In un rapporto diffuso ieri e basato su testimonianze vagliate minuziosamente, gli investigatori dell’Onu sui diritti umani hanno denunciato questi abusi su ampia scala nello Stato dello Unity, nel nord del Paese. Si tratta della regione dove i governativi sudsudanesi, di etnia denka, hanno lanciato un’offensiva contro i ribelli nuer dell’ ex vice presidente Riek Machar lo scorso aprile, che ha portato a violenti scontri, soprattutto nella contea di Mayom. Oltre 100 mila persone sono state costrette alla fuga. Alcune delle denunce più orribili documentate dai funzionari dell’Onu riguardano il rapimento e l’abuso sessuale di donne e ragazze, alcune delle quali sono state arse vive. Lo scopo e il livello della crudeltà documentata suggerisce un’avversione su base etnica, così profonda da andare oltre le differenze politiche.








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