2015-06-29 16:30:00

Il calcio italiano torna a spendere milioni sul mercato. Non è una bella notizia


Calciomercato e crisi economica

Per "La Gazzetta dello Sport", la "Serie A torna prima". Già spesi dal calcio italiano 266 milioni di euro sul mercato, più di Spagna, Inghilterra, Germania e Francia. Molte squadre dimenticano, ancora una volta, i vivai giovanili preferendo, in tempo di crisi, la strada del campione straniero. Alimentando un mercato tra procuratori e fondi di investimento che, sempre più, investono sui cartellini dei giocatori per inserirsi nelle operazioni di compravendita con le società, drogando il mercato. Il problema è che spesso i conti non quadrano e chi deve controllare la crisi economica dei club non lo fa. Intanto, in Italia, Pulvirenti confessa l'acquisto di 5 partite di campionato per salvare il Catania, a partire da Varese-Catania, pagate 100mila euro l'una.   

Lo scudetto del basket in periferia

Nel basket, Sassari, con la Dinamo, vince il suo primo scudetto della storia emulando le gesta del Cagliari 1970, campione d'Italia in A con Gigi Riva. E se lo scudetto della pallacanestro va in Sardegna, in Emilia, a Parma, si ricostruisce la squadra di calcio dalla serie D grazie al metodo dell'azionariato popolare. Azionariato che in Italia stenta a decollare per il poco interesse che riscuote tra i presidenti del calcio professionistico, a differenza, per esempio, della Spagna dove è molto diffuso: Real Madrid e Barcellona.

A volte ritornano, Scala (Parma) e Tommasi (San Marino)

Ma se il Parma riparte dalla serie D, con Nevio Scala presidente della società, già allenatore del grande Parma in A, Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Calciatori, centrocampista della Roma degli anni '90 e duemila, a 41 anni torna in campo per disputare l' Europa League con La Fiorita, squadra della Repubblica di San Marino. Nel 2001, Tommasi ha ricevuto il premio "Altropallone" per il suo impegno nel sociale. 

Università Lumsa, Pontificio Consiglio della Cultura e sport

L'Università Lumsa di Roma e il Pontificio Consiglio della Cultura, promuovono a Roma, dalle 9.00 di mercoledì 1° luglio, un seminario dal titolo: "Nel cuore dello Sport, se l'educazione fa centro". Interverranno il Rettore della Lumsa, Francesco Bonini, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio, Giovanni Malagò, presidente del Coni e mons. Mario Lusek, responsabile dell'Ufficio nazionale CEI per il tempo libero, il turismo e lo sport. Sarà presentato, inoltre, il corso di perfezionamento in "Formazione e management dello sport" che sarà possibile frequentare prossimamente presso la stessa Università Lumsa di Roma. 

L'opinione di Carlo Nesti, giornalista e scrittore. Con noi, Nicola Cavaliere, direttore editoriale della "Gazzetta Regionale" e collaboratore della sezione Sport del Pontificio Consiglio Cultura, don Leonardo Biancalani, presidente emerito Nazionale Italiana Religiosi.








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