2015-06-24 07:07:00

Usa. Vescovi al Congresso: non fermare il dialogo con Cuba


I vescovi degli Stati Uniti chiedono di non fermare il dialogo avviato con Cuba dopo lo storico accordo annunciato lo scorso dicembre dai Presidenti Obama e Raul Castro.

Sostenere l’abolizione delle passate restrizioni sui viaggi e sul commercio
In una lettera il presidente del Comitato episcopale per la giustizia internazionale e la pace, mons. Oscar Cantú, esorta i membri del Congresso ad opporsi ad iniziative che vogliono impedire la piena normalizzazione dei rapporti tra l’Avana e Washington dopo più di 50 anni di gelo diplomatico e ad approvare il “Freedom to Export to Cuba Act 2015” e il “Freedom to Travel to Cuba Act 2015”, le due leggi che vogliono eliminare alcune restrizioni sui viaggi e sul commercio tra i due Paesi in vista della completa abolizione dell’embargo contro l’Isola.

Dialogo e riconciliazione unica via per ottenere la libertà religiosa a Cuba
Da tempo - ricorda mons. Cantù - la Conferenza episcopale ne denuncia gli effetti negativi: “L’unico modo per incoraggiare la libertà religiosa e i diritti umani a Cuba – sottolinea  – è il dialogo e la riconciliazione tra Stati Uniti e Cuba e nella società cubana. Per ottenere questo è quindi necessaria l’eliminazione dell’embargo commerciale e sul movimento delle persone”. Secondo i vescovi americani, le due proposte di legge in questione sarebbero un ulteriore passo avanti, insieme alla recente cancellazione di Cuba dalla lista nera dei Paesi sponsor del terrorismo, stabilita nel 1982, e alle prossime trattative per la piena ripresa delle relazioni diplomatiche e la riapertura delle ambasciate.

I vescovi orgogliosi del ruolo di Papa Francesco
I presuli si dicono infine orgogliosi del ruolo svolto da Papa Francesco e dalla Santa Sede per il raggiungimento dell’accordo del 17 dicembre scorso. A loro avviso questo nuovo clima di dialogo riceverà un ulteriore impulso dalla prossima visita del Santo Padre a Cuba a settembre.  Quindi, in conclusione, il reiterato appello ai membri del Congresso a non ostacolare il processo in corso per tornare alle fallite politiche del passato. Contrari alla nuova fase di dialogo con il regime castrista restano la comunità cubana in esilio negli Stati Uniti e numerosi membri del Partito Repubblicano. (A cura di Lisa Zengarini)








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