“Il nostro dialogo deve continuare!”: è quanto scrive Papa Francesco in un messaggio indirizzato al Segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), Olav Fykse Tveit, in occasione del 50.mo anniversario del Gruppo misto di lavoro tra questo organismo e la Chiesa cattolica. Il documento pontificio è stato letto ieri pomeriggio dal card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani, nel corso di un convegno commemorativo svoltosi a Roma, presso il Centro Pro Unione. Il servizio di Isabella Piro:
Dolore per lo scandalo della divisione tra cristiani
Nel suo messaggio, Papa Francesco esprime apprezzamento
per “i significativi rapporti ecumenici” esistenti oggi e per tutti i traguardi raggiunti,
nel corso degli anni, “inspirati dal desiderio di unità che Cristo intende per la
Chiesa, Suo corpo, e dal dolore per lo scandalo della divisione tra cristiani”. Quindi,
il Pontefice chiede al Gruppo misto di lavoro di non essere solo “un forum introspettivo”,
ma di diventare una “fucina di idee” concrete, aperta a tutte le opportunità e le
sfide che oggi le Chiese affrontano nella loro missione di accompagnamento dell’umanità
sofferente”, diffondendo “nella società e nella cultura” i valori e le verità del
Vangelo.
Chiesa unita sia segno di speranza e strumento
di riconciliazione
Ricordando ancora la sofferenza causata dalla divisione
tra i cristiani, Francesco, esorta il Gruppo misto ad affrontare “i temi ecumenici
cruciali” ed a “promuovere, modi per testimoniare una comunione reale, sebbene imperfetta,
tra tutti i battezzati”. L’auspicio del Papa va, infine, al “dono dell’unità pienamente
visibile tra tutti i cristiani, affinché la Chiesa possa essere sempre più un segno
di speranza nel mondo e uno strumento di riconciliazione tra i popoli”.
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