Non si ferma la violenza fondamentalista in Nigeria. Due giovani donne si sono fatte saltare in aria in una moschea nel nord-est della Nigeria, nel tormentato Stato del Borno, provocando almeno 30 morti e decine di feriti. Il servizio di Giulio Albanese:
Quando si sono verificate le esplosioni il quartiere era affollato da fedeli in preghiera. L’attacco è stato portato a termine, infatti, in una zona affollata della città, vicino a una moschea. Anche se nessuno ha finora rivendicato l’attacco, si presume che a organizzarlo sia stata Boko Haram, l’organizzazione jihadista che sta seminando morte e distruzione. La prima ragazza è saltata in aria mentre si stava avvicinando alla moschea dalla zona del mercato del pesce, situato nella vicina Baga Road; mentre la seconda attentatrice è esplosa mentre sembrava stesse scappando. Un esperto artificiere dell’esercito governativo ha spiegato che solitamente gli ordigni e le cinture esplosive indossate dalle attentatrici e dai minori sono controllate da dispositivi fatti esplodere a distanza e non possono in alcun modo essere attivate da chi li indossa. Vittime sacrificali di menti perverse.
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