Creare una “Squadra speciale di investigazione” (Joint Investigation Team Jit); liberare Asia Bibi e tutti gli altri imputati in carcere per accuse di blasfemia: lo chiede il “Pakistan Christian Congress” (Pcc), indicando la necessità che la squadra di indagini sia composta da membri civili e militari, magistrati e funzionari, che accertino la veridicità delle accuse.
Legge sulla blasfemia: arma contro le minoranze religiose
Come riferisce all'agenzia Fides, Nazir Bhatti, segretario del Pcc: “I gruppi di estremisti
islamici in Pakistan stanno utilizzando leggi sulla blasfemia come un'arma contro
le minoranze religiose in Pakistan. Hanno danneggiato l'immagine del Pakistan a livello
internazionale, come Paese che viola la libertà religiosa e dei diritti umani perché
il governo ha fallito nel fermare l'abuso della legge sulla blasfemia”.
Processo Asia Bibi viziato da evidenti irregolarità
Asia Bibi, madre cristiana di cinque figli, è stata arrestata il 19 giugno 2009 e
condannata a morte per accuse di blasfemia nel novembre 2010. Dopo la conferma del
verdetto da parte dell’Alta Corte di Lahore nel 2014, attualmente è in attesa del
processo di terzo grado, davanti alla Corte Suprema.
Di recente il sito web http://america.aljazeera.com ha pubblicato un servizio sul
caso di Asia Bibi, rendendo disponibile on-line tutta la documentazione relativa al
processo subito dalla donna in primo grado e in appello. Le carte processuali confermano
che il processo è stato viziato da evidenti irregolarità e che le prove di condanna
dell’imputata sono quanto meno dubbie e contraddittorie. (P.A.)
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