La crisi economica e istituzionale del Paese si supera attraverso il dialogo, indignandosi per la corruzione, provando compassione ed essendo operatori di riconciliazione. E’ il parere di mons. Jorge Casaretto, vescovo emerito di San Isidro e membro della Commissione episcopale per la Pastorale sociale, che si è espresso durante un incontro di lavoro organizzato dall'Associazione Imprenditori Dirigenti (Ade).
Povertà in Argentina raggiunge 25% della popolazione
“E’ necessario pensare a un nuovo progetto di Paese che comprenda 4 o 5 punti di base,
e lavorare per combattere la povertà, che secondo l’Osservatorio sociale della Uca
raggiunge il 25% della popolazione” ha sottolineato mons. Casaretto, evidenziando
la necessità di dialogare e di giungere ad un accordo per combattere la corruzione
e sradicare il traffico di droga. Su questo tema ha aggiunto, secondo le informazioni
di Aica riprese dalla Fides: “Dobbiamo perseguire e arrestare i leader, non c’è altro
modo… la povertà è aumentata in Argentina per la debolezza della giustizia".
Centri di sostegno per i ragazzi in difficoltà
Il vescovo ritiene necessaria una nuova leadership, che lavori per la riconciliazione
e metta fine alla classificazione “amico o nemico” dell’altro, considerandolo come
fratello anche se lui la pensa diversamente. Riguardo poi al sistema di istruzione,
ha evidenziato che "la scuola di qualità è necessaria, tuttavia sono richiesti anche
dei Centri di sostegno perché possano accedere ad una preparazione migliore i ragazzi
che non possono andare avanti per il loro stato di malnutrizione e dipendenza”. Il
sistema scolastico inoltre “dovrebbe essere collegato alle politiche del lavoro”.
(S.L.)
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