2015-06-18 14:00:00

Vescovi Sudafrica: no ad aumento 25% delle tariffe elettriche


“L’aumento delle tariffe elettriche porterà ad un incremento dei prezzi dei generi alimentari e di altri prodotti essenziali usati dai poveri, perché le aziende trasferiranno gli aumenti ai consumatori” afferma una lettera inviata all’autorità di regolamentazione dell’elettricità del Sudafrica da parte della locale Commissione episcopale Giustizia e Pace.

L'aumento creerà un danno all'occupazione
“Siamo preoccupati per l’alto tasso di disoccupazione in Sudafrica” si afferma nella lettera ripresa dall'agenzia Fides, che è firmata da mons. Abel Gabuza, vescovo di Kimberley e presidente di “Giustizia e Pace”. “Pensiamo che un aumento del 25% delle tariffe elettriche molto probabilmente ridurrà la crescita economica e aumenterà i livelli di disoccupazione. Si è già stimato che un aumento del 15-25% delle tariffe elettriche costerebbe all’economia dai 10 ai 16 miliardi di Rand. In un ambiente economico in crescita bassa, l’improvviso incremento del prezzo dell’elettricità molto probabilmente dissuaderà gli investimenti, specialmente nelle industrie ad alto tasso energetico”.

L'aumento è fuori della portata dei poveri
Ancora più importante, rincara “Giustizia e Pace”, è che “l’elettricità è un bene pubblico che deve essere accessibile a tutti. L’aumento del 25% del suo costo metterà l’elettricità fuori dalla portata dei poveri, facendo fare un deciso passo indietro agli sforzi governativi per rendere l’elettricità accessibile a tutti”

Chiesa chiede la creazione di un consiglio nazionale di crisi sull’elettricità
La lettera propone di andare alla causa primaria di questa situazione: la cattiva gestione della società elettrica nazionale (Eskom) e la mancanza della volontà politica di affrontare il problema. Per questo motivo “Giustizia e Pace” conclude proponendo “la creazione di un consiglio nazionale di crisi sull’elettricità, con rappresentanti della società civile e dei sindacati, incaricato di sviluppare un piano a favore dei poveri da parte di Eskom e di sorvegliare la sua realizzazione”. (L.M.)








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