2015-06-16 17:53:00

Nepal. Riaperte scuole e siti Unesco della Valle Kathmandu


Silvia Cappello, cooperante AiBi (Amici dei Bambini), è arrivata in Nepal pochi giorni dopo il violentissimo sisma del 25 aprile. Ci racconta l'opera di solidarietà verso donne e bambini, soprattutto gli avvertimenti sui rischi di incappare nel traffico di minori. 

"Siamo arrivati a consegnare tende per trecento persone affrontando spostamenti campali in villaggi distrutti a duecento chilometri dalla capitale per offrire kit igienici, dormendo a terra e vivendo con loro", racconta Silvia. "E' gente forte, molto aperta e accogliente. Molti sono analfabeti e proprio per questo motivo facilmente raggirabili da chi mette in giro false informazioni circa la possibilità di mandare i bambini in città e farli stare meglio. Noi cerchiamo di diffondere il messaggio che dietro queste promesse ci sono sicuramente personaggi poco raccomandabili di cui non fidarsi. Soprattutto le donne sole sono molto vulnerabili e potenziali vittime di raggiri".

"Ho vissuto in pieno la scossa fortissima del 25 maggio. Incredibile come la paura possa paralizzarti. Mi sembra ieri", ricorda ancora la giovane Silvia. "Sono 7000 le scuole danneggiate, si sono nel frattempo messe su alcune strutture temporanee di bambu e materiali simili locali per far studiare i ragazzi".

L'appello? "Continuate a seguirci, rimarremo qui ancora a lungo e seguiremo la ricostruzione. Io sto imparando quanto sono importanti le piccole cose. Ci si preoccupa troppo per cose che in fondo sono nulla, poi quando vedi il sorriso di un bambino che ti ringrazia perché gli hai dato un quaderno e delle penne, tutto cambia, tutto". 








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