2015-06-14 11:33:00

Papa: grazie ai donatori di sangue, aiuto "silenzioso"


Si celebra nel mondo la Giornata del donatore di sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e all'Angelus Papa Francesco ha espresso gratitudine per i donatori che "contribuiscono – ha detto – ad aiutare i fratelli in difficoltà". Un apprezzamento che richiama lo slogan della Giornata: “Grazie per avermi salvato la vita”. Ogni anno, nel mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue e quasi il 50% di queste avviene nei Paesi sviluppati. Nel Lazio, la mancanza di sacche di sangue è un problema annoso e il sostegno dei donatori è fondamentale per poter portare avanti le attività sanitarie che ne richiedono l’uso, dalle trasfusioni ai trapianti. Eliana Astorri ha intervistato la prof.ssa Gina Zini, direttore del Centro trasfusionale del Gemelli e della Banca del Cordone Ombelicale “Unicatt” dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma:

R. – La Regione Lazio, purtroppo, soffre di carenza di sangue. È una Regione che non riesce a raggiungere l’autosufficienza e si trova indietro rispetto ad altre realtà del territorio nazionale. Quindi, è molto importante cercare di sensibilizzare la popolazione residente su questo problema, e coinvolgere specialmente i giovani a partecipare a questa attività volontaria di grande utilità sociale; solo così si possono mantenere i livelli di assistenza sui pazienti medici, con tumori e chirurgici, dalla chirurgia generale a quella più specialistica, fino alla trapiantologia. Il sangue è un farmaco assistenziale di primo livello: tutti hanno diritto a questa terapia. Purtroppo la disponibilità di questo presidio terapeutico si basa soltanto sulla donazione.

D. – È importante dire questo: sì, è un gesto di solidarietà, ma noi quando doniamo il sangue, questo sangue viene controllato, e quindi abbiamo una sorta di check-up gratuito…

R. – Assolutamente, questo è un aspetto fondamentale. Il donatore di sangue è la persona più curata e coccolata, perché, per la certezza della trasfusione, del prodotto, il donatore viene controllato periodicamente con analisi e visite mediche e quindi è anche un modo di tutelare la propria salute in una maniera continuativa e molto specialistica.

D. – Un suo appello in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue...

R. – Il mio appello per il 14 giugno è che diventi uno spunto per le persone, perché riescano a comprendere l’importanza e la validità sociale della donazione. Quindi, il primo giorno andate a donare dove volete, nei centri trasfusionali. Se venite al Gemelli ovviamente siete i benvenuti, ma siete i benvenuti ovunque. Trasmettete questo messaggio ai vostri amici e cerchiamo di riportare anche questo valore nel Dna della nostra grande solidarietà che abbiamo sempre dimostrato come città. Roma è una città splendida.








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