2015-06-14 10:13:00

Filippine: appello dei vescovi a votare per le elezioni 2016


“L'esercizio del diritto di voto non è solo un diritto politico, ma è anche un obbligo morale e per il cristiano è uno dei mezzi più significativi ed efficaci per contribuire al fiorire del Regno di Dio, un regno di giustizia, di pace e di amore. Per questo, la Chiesa non può essere negligente nel suo impegno a formare le coscienze dei cattolici e degli elettori cristiani”: è quanto scrive, in una nota, il presidente della Conferenza episcopale delle Filippine, mons. Socrates Villegas, in vista delle elezioni programmate nel Paese per il prossimo anno.

Votare le giuste ragioni, respingere candidati corrotti
“Votate per le giuste ragioni – scrive il presule ai fedeli – votate non perché siete stati pagati o perché vi è stato promesso un lavoro o un privilegio, ma perché vi fidate di una persona e della sua capacità di guidare la comunità ed il Paese”. Il giusto discernimento, infatti, permetterà agli elettori di “non lasciarsi conquistare facilmente dalle lusinghe in favore di un candidato” o dalle maldicenze di chi tenta di convincerlo a votare qualcun altro. Dalla Chiesa filippina arriva poi l’appello a rifiutare i candidati notoriamente corrotti, evitando, al contempo, di rovinare la reputazione dei politici in mancanza di prove incontestabili.

Porre fine a dinastie politiche
Mons. Socrates, inoltre, suggerisce di “porre fine alle dinastie politiche” non votando candidati membri di una stessa famiglia in corso per i medesimi incarichi, perché “non vi è alcun monopolio nella capacità di governo e nessuno nel governo è indispensabile”. Un altro suggerimento riguarda la capacità di “porre le domande giuste come punto di partenza per la selezione dei candidati”, perché “una persona che aspira ad un alto incarico ma che, a causa della sua inesperienza, dovrà dipendere totalmente dai consiglieri, non è in miglior candidato possibile per un ruolo a livello nazionale”.

La fede, considerazione cruciale per l’elettore cattolico
Tuttavia, continua il presule, è anche necessario “riporre fiducia in coloro che sappiamo sono in grado di guidare il Paese e servirlo con onestà, al di sopra di ogni sospetto e con l’abilità, la competenza e la saggezza che deriva da una fede incrollabile”. Il fatto che una persona sia “un fervente credente e che pratichi la fede – aggiunge mons. Socrates – dovrebbe essere una considerazione cruciale per l’elettore cattolico”.

Il cattolico che vota porta a compimento il compito affidatogli da Dio
“Ogni voto che un cristiano dà – conclude il presidente dei vescovi filippini – non rappresenta solo l’esercizio del diritto che ha, in quanto libero cittadino”, ma è anche l’espressione del compito affidatogli da Cristo, ovvero “della sua capacità di rendere il Regno di Dio un’esperienza viva per tutte le persone”. “Votare con saggezza e virtù – conclude il porporato – significa portare a compimento tale compito”. (I.P.)








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