2015-06-14 14:21:00

Concluso Ritiro sacerdoti del Rinnovamento carismatico


Una gioia immensa nel cuore e una grande carica spirituale da trasmettere a tutti. Questi i sentimenti comuni degli oltre 1.000 sacerdoti arrivati dai cinque continenti, che hanno partecipato al loro terzo Ritiro mondiale che si  è concluso questa mattina a Roma nella Basilica di san Giovanni in Laterano. L’incontro è stato promosso dal Rinnovamento Carismatico Cattolico e dalla Catholic Fraternity. Il servizio di Marina Tomarro:

“Noi sacerdoti dobbiamo portare la buona notizia del Vangelo con amore a tutti, perché è il Signore che ce lo chiede e lui ci da forza e coraggio per fare questo!“ Così il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, ha esortato i presenti alla Messa conclusiva del terzo Ritiro mondiale dei sacerdoti.

“Nella nostra terra – ha continuato il porporato – è fiorita la Parola di Dio e questo ci aiuta a superare le difficoltà che incontriamo”. E il cardinale ha incoraggiato i sacerdoti ad andare avanti anche in un tempo di crisi di valori come quello attuale. “Proprio a noi – ha concluso – il Signore ha donato il mandato di annunziare il Vangelo in questo tempo. Affidiamoci allo Spirito Santo e nulla andrà perso nel nostro cammino”.

E ieri, il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero, nel suo intervento ha ricordato ai sacerdoti l’importanza di consegnarsi totalmente a Dio. “Mettere la nostra vita nelle mani del Signore – ha spiegato – significa proprio questo: nulla va sprecato o buttato via, ma tutto è trasformato dal fuoco divorante dello Spirito“. E molto importante è anche nelle comunità lavorare insieme in armonia. “La fraternità – ha sottolineato il prefetto – quotidianamente vissuta, manifesta la nostra costante apertura all’azione dello Spirito, che ci guida all’unità, prima di tutto tra noi”.

Ma sulle conclusioni dell’incontro, ascoltiamo il commento dell’arcivescovo Alberto Taveira, assistente spirituale della Catholic Fraternity:

R. – Il Rinnovamento carismatico cattolico è una grazia per la Chiesa e lo è per i sacerdoti che hanno scoperto una sorgente di grazia speciale per la loro vita, per il loro ministero. E così è stato fare un ritiro con esponenti del Rinnovamento carismatico e di più ancora con la presenza del Papa, che ha spinto questi sacerdoti a vivere nell’apertura allo Spirito Santo in questo senso carismatico – perché i sacerdoti sono sempre condotti e guidati dallo Spirito Santo – ma quando i sacerdoti si aprono a questa grazia del carisma dell’apostolato, del battesimo dello Spirito Santo, come ci ha spinto il Papa, sappiamo che i frutti verranno: la vitalità, la fecondità apostolica, la vita di preghiera dei sacerdoti, la vita di comunione, l’unità fra di loro. Penso che i frutti saranno grandi.

D.  – E’ importante anche questo incontro per sviluppare un confronto tra i vari sacerdoti delle differenti nazioni?

R. – Senz’altro, perché c’è la condivisione di esperienze, c’è la preghiera reciproca, c’è la conoscenza delle esperienze degli altri, perché hanno la possibilità di uno scambio di esperienze. Tutto può arricchire la vita della Chiesa e la vita di questi sacerdoti.

D. – Cosa porteranno a casa principalmente di questi giorni, secondo lei?

R. – Un sacerdote mi ha detto: “Torno a casa nuovo, sono un altro sacerdote!”. Basta questo.








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