2015-06-13 12:46:00

Legnini (Csm): pronta reazione magistratura a Mafia Capitale


Per il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, "l'espansione dell'economia criminale e della corruzione compromette l'esigenza di garantire più giustizia e un futuro di dignità alle giovani generazioni". Legnini è intervenuto in Vaticano all'udienza che il Papa ha concesso al Csm. Alessandro Guarasci lo ha intervistato:

R. – Ci sono delle urgenze dettate dalla necessità di reprimere, colpire il malaffare, la corruzione, la malavita e ogni sorta di reato, ma, come dice il Papa che usa sempre parole molto sagge e lungimiranti, bisogna vedere al medio e lungo periodo, perché le organizzazioni criminali agiscono su scala globale e quindi gli ordinamenti, i mezzi, le attitudini investigative vanno adeguate a questo nuovo scenario che abbiamo di fronte. La globalizzazione porta con sé anche la globalizzazione dei sistemi criminali.

D. – Il Papa ha parlato anche della piaga della corruzione. Lei non è un po’ scoraggiato in un Paese in cui continuamente emergono scandali? Ci riferiamo, per esempio, a Mafia capitale…

R. – I richiami del Papa su questo tema, sulla necessità di estirpare questo cancro della società sono stati frequenti e molto forti. Anche oggi ha voluto ricordarlo. Quando emergono fatti di tale gravità come quelli di Roma e non solo, noi dobbiamo rammaricarci per il fatto che c’è un grado di diffusione troppo elevato di questa piaga, ma dobbiamo essere soddisfatti del fatto che il sistema giudiziario, la magistratura riesce a colpire dove è necessario colpire.

D. – Ma la responsabilità civile dei magistrati quanto sta ostacolando il vostro lavoro? Oggi c’è la notizia di un giudice del Trevigiano che ha deciso di non emettere una sentenza e ha rinviato tutto alla Corte costituzionale dicendo in sostanza: se sbaglio, poi pago…

R. – Credo che l’applicazione concreta e la giurisprudenza, che dovrà orientarsi verso un’interpretazione alla luce dei principi costituzionali, consentiranno di fugare molti dubbi su questa disciplina. Mi auguro che prevalga la cautela, come sembrerebbe stia prevalendo in questi primi mesi di vigenza della nuova disciplina nei cittadini, nelle parti, nell’avvocatura e anche la serenità nella magistratura.

D. – Quando arriverà la riforma del Csm? Anche per renderlo più vicino alle esigenze dei cittadini…

R. – Abbiamo acclarato lunedì scorso con il presidente Mattarella e con il ministro della giustizia un doppio binario: uno, la riforma interna del Consiglio superiore, tutto ciò che è affidato alle nostre decisioni, alla nostra podestà regolamentare, questo va fatto. Noi abbiamo un progetto incisivo, esteso di cambiamento delle regole che devono essere cambiate, e di conservazione di quelle buone. Lo vogliamo fare questo entro quest’anno, entro pochi mesi. L’altro binario è quello dell’eventuale riforma dei meccanismi elettivi e della sezione disciplinare del Consiglio superiore affidati all’intervento del legislatore sul quale faremo una proposta. Poi, però, spetterà al governo e al parlamento assumere un orientamento.








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