2015-06-09 14:38:00

Immigrazione, l'errore di non considerarsi comunità


Se per il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, l’esempio della piccola isola siciliana che da 20 anni accoglie incessantemente profughi e migranti, testimonia "la forza e il coraggio che nasce dal sentirsi comunità", per il professor Gian Piero Turchi, esperto di Politiche Pubbliche e Sociali, "tutti possono appartenere alla comunità: sia coloro che provengono da lontano, sia coloro che appartengono alla realtà che accoglie. Non farlo - evidenzia il docente -  è un errore strutturale che porta solo a difendere i propri interessi. Dopotutto - aggiunge - i flussi migratori hanno costantemente modificato i contorni degli Stati e le nostre consuetudini".

Altro limite che il professor Turchi registra nella gestione del problema, è che attualmente la migrazione viene considerata una questione di sicurezza, mentre si tratta di un fenomeno che dovrebbe appartenere strutturalmente al sistema dei servizi. "La nostra specie, spiega Turchi -  ha migrato, migra, migrerà sempre e per questo è necessario che l'architettura dei servizi, il sistema dei servizi appunto, contempli tale componente. Purtroppo ad oggi - chiosa il professore -  ciò non accade".

 








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