"Il Paese non vuole vedere i prigionieri politici, quindi il governo non può essere sordo. Perché se il presidente ha l’otite, come lui stesso ha detto, non sia otite per non ascoltare il popolo. Speriamo che non sia sordo a queste grida": lo ha detto in un'intervista a una Radio locale, il presidente della Conferenza episcopale del Venezuela, mons. Diego Padrón, arcivescovo di Cumaná.
Mons. Padron farà visita all'ex sindaco Daniel Ceballos
"Il fatto che un venezuelano debba fare lo sciopero della fame per essere ascoltato
non ha senso in un Paese democratico" ha ribadito mons. Padron, ritenendo che lo sciopero
della fame da parte dei politici dell'opposizione, Leopoldo Lopez e Daniel Ceballos,
esiga delle risposte da parte del governo. Domani, 10 giugno, mons. Diego Padrón si
recherà nella capitale dello Stato di Guárico per fare visita a Daniel Ceballos, ex-sindaco
di San Cristóbal, detenuto nel Centro di reclusione.
Il governo non può essere sordo alle richieste della maggioranza
Secondo la nota ripresa dall'agenzia Fides, per mons. Padron è essenziale che i cittadini
siano informati sulla convocazione per le elezioni per l'Assemblea Nazionale, perché
"il governo non può essere sordo alle richieste della maggioranza o comunque di un
grande gruppo in Venezuela che vuole sapere quando dovranno svolgersi le elezioni,
perché questa è un'ansia che fa male".
Il Presidente ha annullato per un'otite, l'incontro in Vaticano con il
Papa
Una situazione particolare si è creata nel Paese in seguito alla sospensione, dietro
"raccomandazione medica", del viaggio del Presidente Maduro in Vaticano per la visita
a Papa Francesco, prevista per domenica 7 giugno. In seguito è stata diffusa la notizia
che il Presidente soffre di una "grave otite" che non gli ha permesso di prendere
l’aereo. (C.E.)
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