2015-06-08 17:36:00

Immigrazione, Migrantes: rifiuto regioni Nord è vergognoso


Il dovere della verità

"Di fronte al fenomeno delle migrazioni forzate attraverso il Mediterraneo, che ha visto arrivare in Italia, dal 2011 a oggi, trecentomila persone di cui ottantamila permangono oggi sul nostro territorio, bisognerebbe finalmente dire la verità". Mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana, interviene sul dibattito circa le quote di distribuzione dei migranti sul territorio italiano e sullo scontro politico tra il Governo e alcuni governatori di regioni del Nord. "Stiamo parlando di una popolazione particolare di migranti che, per quanto riguarda le regioni del Sud e del Centro, hanno un'incidenza di una persona ogni cinquecento abitanti, mentre, per quanto riguarda le regioni del Nord, di una persona ogni duemila abitanti". "Non credo - afferma Perego - che la cura e l'accoglienza di una persona, possa mettere in ginocchio una comunità di duemila abitanti".    

Un rifiuto che fa perdere credibilità

"La modalità con cui nel contesto di questo scontro politico è trattato il tema dell'accoglienza, che tra l'altro è un diritto alla protezione internazionale di molte persone - prosegue mons. Perego - fa scadere la credibilità dell'Italia in un momento in cui si sta ragionando sulla necessità di una solidarietà europea. Credibilità già indebolita dalla cattiva gestione delle strutture di accoglienza, anche a causa di una legislazione inadatta come la Bossi-Fini. Sono due elementi che indeboliscono la posizione con cui l'Italia si presenta al tavolo delle trattative della discussione europea".

Accoglienza strutturale

"In realtà, bisognerebbe allargare la rete dei comuni che accolgono - prosegue il direttore di Migrantes - che oggi sono meno di cinquecento, per costruire una rete di accoglienza diffusa che sia attenta alla tutela dei diversi soggetti, soprattutto i minori non accompagnati e le famiglie, e che entri in maniera strutturale nei servizi sociali di ogni comune italiano".  

Una reazione vergognosa

"Il rifiuto ad accogliere di alcune regioni del Nord Italia fa così perdere credibilità al nostro Paese e indebolisce un diritto fondamentale su cui è fondata la nostra Costituzione". "E' inoltre una reazione che copre di vergogna l'Italia, che non riesce ad accogliere ottantamila persone, rispetto a un Paese come il Libano che ne sta accogliendo tre milioni, cioè un numero pari alla sua popolazione, tra l'altro in un territorio già in difficoltà per ragioni sociali e politiche. E' davvero impressionante come ci siano due pesi e due misure".








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