2015-06-06 15:00:00

Volontari di Auser e Libera in piazza a favore degli anziani


Sabato 6 e domenica 7 giugno, i volontari dell’Auser saranno nelle principali piazze italiane in occasione dell’evento “ Fatti di un’altra pasta”, a sostegno del Filo d’Argento, il servizio di aiuto agli anziani per contrastare l’emarginazione e la solitudine. Verranno distribuiti pacchi di pasta provenienti da terreni confiscati alla mafia in diversi territori della Sicilia e prodotti dai giovani di Libera. Federica Bertolucci ha intervistato Enzo Costa, presidente nazionale di Auser:

R. – L’Auser è un’associazione di volontariato e di promozione sociale che lavora principalmente per e con gli anziani. “Fatti di un’altra pasta” è una giornata di raccolta fondi ma anche di conoscenza dell’attività che svolge Auser. Auser coniuga l’attività che svolge in favore degli anziani con un tema importantissimo e molto attuale che è quello della legalità. La pasta che noi offriremo nei nostri banchetti è una pasta prodotta da una cooperativa di Libera su terreni confiscati alla mafia.

D.  – Una battaglia contro la solitudine degli anziani e la mafia. Come è nata questa alleanza tra voi e Libera?

R. – E’ nata da soggetti che vogliono mantenere alti i valori che hanno consentito all'Italia di crescere e di progredire, di ricostruirsi e reinventarsi integralmente dopo la guerra. Tema della legalità e tema della solidarietà e della partecipazione dei cittadini è un binomio utile a ripensare un Paese che riparta. La giornata servirà a quello, a dire che esiste ancora un pezzo di società che non rinuncia a scoprire il valore della persona.

D. – L’emarginazione degli anziani è un problema e un malessere diffuso, qual è il vostro impegno in tal senso?

R. – Le attività che Auser fa nei confronti degli anziani sono molteplici. La prima attività che Auser mette in campo riguarda proprio il bisogno di socialità che gli anziani hanno: il 30 per cento delle persone che hanno più di 65 anni in Italia vive da solo e molti ci chiedono anche solo un contatto telefonico, di avere modo di scambiare due parole. Anche il Papa ha citato il problema degli anziani, l’ha affiancato al problema dei bambini, perché sono le due vere fragilità che in una società terribilmente individuale - la crisi esaspera anche l’individualismo anziché riunire le persone - rischiano di essere pesantemente emarginate.

 

 








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