Il presidente della Conferenza episcopale venezuelana, mons. Diego Padròn ha chiesto una legge di amnistia per la liberazione dei prigionieri politici e il ritorno di quelli che sono in esilio. In visita, ieri, ai dirigenti dell’organizzazione Gioventù Unita del Venezuela, che scioperano nella chiesa di Guadalupe a Caracas in solidarietà con i politici detenuti, l’arcivescovo di Cumanà si è unito alle voci che sollecitano il governo a dare accesso all’assistenza medica ed alla visita dei familiari e dei legali di Leopoldo Lòpez, di Daniel Ceballos e degli altri prigionieri che da circa 15 giorni sono in sciopero della fame. “Uno sciopero della fame deve essere fatto in piena libertà e consapevolezza dei propri rischi, ma lo Stato deve comunque offrire delle garanzie perché è in gioco la vita e la salute degli scioperanti” ha affermato mons. Padròn
Mons. Padròn fiducioso dell’incontro domani tra Maduro e Papa Francesco
In dichiarazioni al giornale “El Nacional”, mons. Padròn si è detto “fiducioso” degli
esiti positivi che avrà l’incontro di domani tra il Presidente Nicolàs Maduro e Papa
Francesco. “Il Papa conosce bene la nostra situazione e, magari, darà dei consigli
al nostro Presidente e anch’io confido che il Presidente ascolterà il Santo Padre”,
ha detto. Infine, il presidente della Cev ha affermato che le tensioni nel Paese potrebbero
ridursi se il governo fissasse la data delle elezioni parlamentari che è una delle
richieste degli scioperanti. L’incontro con gli studenti è avvenuto all’indomani della
diffusione di un comunicato della Commissione di giustizia e di pace dell’episcopato
venezuelano che chiede il rispetto dei diritti umani dei prigionieri.
L’episcopato denuncia la violazione dei Diritti Umani dei prigionieri politici.
La nota dei vescovi critica “lo sconcertante trasferimento” dell’ex-sindaco Daniel
Ceballos, lo scorso 23 maggio, ad un carcere giudiziario a 150 km da Caracas, senza
avvertimento previo dei legali e dei familiari. “Questo ha generato - si legge nel
documento - il deterioramento della salute fisica che, unito alle condizioni disumane
della reclusione, hanno messo in grave rischio la vita e l’integrità personale di
Ceballos”.
Appello dei vescovi: garantire la salute e l’integrità personale dei prigionieri
politici
Il comunicato condanna anche il rifiuto delle autorità all’assistenza medica e alla
visita dei familiari al dirigente politico Leopoldo Lòpez, promotore dello sciopero
della fame per chiedere al governo di fissare la data delle elezioni legislative
e la presenza di osservatori internazionali come l’Unione Europea e la Oea (Organizzazione
degli Stati Americani). Nel testo, l’episcopato esorta il governo a rispettare le
raccomandazioni dell’Alto Commissariato delle Nazione Unite per i diritti umani, affinché
vengano garantite la salute e l’integrità personale dei prigionieri politici. Inoltre,
i vescovi sollecitano i permessi per gli organismi di carattere umanitario, come la
Croce Rossa e la stessa Commissione episcopale di giustizia e pace.
Appelli dal mondo al Papa
Domani, è prevista l’udienza di Papa Francesco al presidente venezuelano Nicolas Maduro,
in visita a Roma per partecipare all’Assemblea annuale della Fao. L’annuncio della
visita in Vaticano ha mobilitato innumerevoli organizzazioni di diritti umani e leader
politici del mondo che hanno scritto al Pontefice, chiedendo la sua mediazione per
la liberazione dei prigionieri politici nel Paese sudamericano. Tra questi, gli ex
presidenti di Colombia e Bolivia, il leader dell’opposizione in Venezuela, Henrique
Capriles, il responsabile per l’America Latina di Human Rights Watch e i membri del
Club di Madrid che, dal 2002, riunisce più di un centinaio di ex Presidenti ed ex
premier democratici del mondo. (A cura di Alina Tufani)
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