2015-06-03 14:00:00

Cuba: piano pastorale per una Chiesa più missionaria


“Ci auguriamo che questo Piano pastorale sia per tutti, un camminare della Chiesa pellegrina, nella fede e nella speranza che non delude; per questo proponiamo un semplice itinerario spirituale e di atteggiamenti”: si apre con queste parole il Piano pastorale della Chiesa cattolica a Cuba intitolato “Por el camino de Emaus".

Cammino in quattro punti
Nell’introduzione - riferisce l'agenzia Fides - si esortano “Evangelizzatori ed evangelizzati” a compiere questo cammino “a passi, non a salti”, nella serenità e nella gioia. Vengono quindi proposti quattro passaggi: nel primo viene rivolto a tutti, come battezzati, l'invito a vivere ogni giorno la conversione a Gesù Cristo e alla sua Parola. Fase due: ognuno, come discepolo, annunci la gioia del Vangelo come Buona Novella della salvezza, sentendosi inviato. Fase tre: la testimonianza di amore e di speranza delle nostre comunità e famiglie, sia espressione della comunione e partecipazione missionaria della Chiesa. Fase quattro: portiamo a tutti gli uomini e le donne del nostro Paese, la tenerezza e la misericordia di Dio Padre.

Il documento guarda alla realtà del Paese
L’ampio documento della Conferenza episcopale cubana comprende: una introduzione e una conclusione, il primo capitolo dedicato all’analisi della realtà (sociale, politica, economica, demografica, internazionale, religiosa…), il secondo di carattere biblico-teologico che prende come modello l’incontro dei viandanti di Emmaus con il Signore risorto, quindi il terzo capitolo che presenta una serie di indicazioni operative.

Formazione permanente dei sacerdoti e sostegno dei laici
Tra le proposte “per rendere le nostre comunità autentici focolari di fede”, il documento suggerisce: Promuovere la formazione iniziale e permanente dei sacerdoti come operatori di comunione, partecipazione e responsabilità. Avere chiaro il modello di comunità che vogliamo avere e creare a Cuba. Promuovere la creazione e il consolidamento dei consigli pastorali nelle parrocchie e nelle comunità. Coinvolgere e sostenere i laici, soprattutto coloro che possono esercitare i vari ministeri laicali a servizio della vita comunitaria e del lavoro missionario. 

Parrocchia come comunità di comunità
​Operare perché la parrocchia sia comunità di comunità, comunità di piccole comunità e di case di missione, comunità di gruppi e movimenti. Incoraggiare in ogni diocesi una comunione dinamica, aperta e missionaria. Sensibilizzare tutti sul loro dovere di sostenere la vita della Chiesa e della sua missione evangelizzatrice. Promuovere esperienze di collaborazione, ecumenismo e dialogo religioso con le altre Chiese. (S.L.)








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