2015-06-01 13:00:00

Regionali: arretra il velocista Renzi


Calo di affluenza del 10% rispetto alle scorse consultazioni amministrative. Il disincanto dei cittadini verso la politica e la rabbia verso il palazzo. "Le vicende ultime poco edificanti degli impresentabili, che hanno avuto come epilogo il caso Campania e che paradossalmente hanno inciso più al Nord che nella stessa regione meridionale, hanno allontanato ulteriormente gli elettori dal voto - spiega Fabio Bordignon, docente di Metodologia della Ricerca Sociale e Politica all’Università di Urbino - ma non ci illudiamo troppo che una partecipazione più vasta sia in generale sintomo di vera democrazia. Spesso, infatti, dietro tassi più elevati si nascondono principi clientelari se non veri e propri voti di scambio". 

"La Liguria persa dal PD è una ferita che fa male perché esprime più di altre la rottura del partito renziano", continua Bordignon. In generale, il suo arretramento è dovuto alle divisioni interne ma anche a scelte politiche impopolari, come quelle riguardanti le pensioni. Il centro destra si mostra forte laddove si presenta unito. Il risultato del M5S è lusinghiero soprattutto se letto alla luce dell'eclissi di Grillo". 

Ma resisterà il governo? "Per ora penso di sì - conclude l'esperto - e credo ci sia da aspettarsi una accelerazione da parte di Renzi nelle prossime settimane. Escludo per il momento elezioni anticipate".








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