2015-05-27 08:07:00

Iraq: lanciata offensiva per la riconquista di Ramadi


Le forze governative irachene hanno annunciato l’avvio della controffensiva per riprendere il controllo di Ramadi, capoluogo  della provincia occidentale di al Anbar, nelle mani del sedicente Stato Islamico da circa dieci giorni. Sull’altro fronte delle guerra al 'Califfato', in Siria, il governo di Damasco bombarda diverse roccaforti dell’Is. Il servizio di Marco Guerra:

Per la riconquista di Ramadi sono stati mobilitati l’esercito regolare iracheno e anche le milizie volontarie sciite, che già hanno già avuto un ruolo fondamentale nella liberazione di Tikrit dalle milizie dello Stato Islamico, mentre raid della coalizione stanno bombardando postazioni dell’Is.  "La liberazione della provincia di Al Anbar è vicina", ha affermato il primo ministro, Haidar al Abadi, ma in realtà l’operazione si presenta lunga e complessa, poiché il 'Califfato' occupa parte di quei territori fin dall'inizio del 2014 e la presenza di truppe sciite potrebbe alzare il livello della tensione in un’area a maggioranza sunnita. Nel frattempo in Siria l’aviazione di Damasco ha colpito diverse roccaforti dei jihadisti, oltre 140 miliziani uccisi secondo l'agenzia governativa Sana. Raid che, riferiscono fonti locali, avrebbero provocato il ritiro dell’Is da alcuni villaggi a maggioranza cristiana lungo il fiume Khabur. Intanto, da Palmira, conquistata dal 'Califfato' la scorsa settimana, sono giunte immagini che mostrano i resti archeologici intatti. Infine, sul fronte diplomatico, Damasco è tornata a puntare il dito contro i Paesi che sosterrebbero il terrorismo, fra i quali “Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Israele e alcuni occidentali”, e avverte che il sostegno areo fornito ai ribelli sarà considerato “un’aggressione”. Anche Mosca torna a farsi sentire, accusando la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti di aver fallito in Siria e in Iraq.

 

 

 

 








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