Resta alta la tensione nel quartiere di Sanda, a Lahore, teatro di violenza anticristiana domenica scorsa. Dopo un caso di presunta blasfemia (di cui è accusato un cristiano), la folla ha cercato di farsi giustizia da sola e, istigata da un imam locale, ha poi rivolto la propria rabbia contro le case dei cristiani. La polizia ha controllato a fatica la violenza, usando anche lacrimogeni. Nella bagarre un ufficiale di polizia è stato ferito in modo non grave.
La legge sulla blasfemia viene utilizzata contro i cristiani
Oggi l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, difensore dei diritti umani, ha visitato
le zone colpite e ha incontrato alcuni dei residenti. “Sono terrorizzati e spaventati”
racconta all'agenzia Fides. “E’ diventato difficile per i cristiani vivere con i musulmani,
specialmente quando la legge sulla blasfemia viene abusata. Questa legge viene utilizzata
contro i cristiani per metterli sotto scacco. Chiediamo dei passi alla comunità internazionale
perché in Pakistan si possa giungere alla sua abolizione”.
La legge sulla blasfemia è utilizzata per vendette
L’incidente giunge circa due mesi dopo l’attacco suicida contro due chiese nel quartiere
cristiano di Youhanabad, dove si vive in un clima di paura. Nasir Saeed, Direttore
dell’Ong Claas, dice in una nota inviata a Fides: “A nessuno dovrebbe essere permesso
di prendere la legge nelle proprie mani. Gli attacchi di massa contro intere comunità
mostrano che l’odio contro i cristiani è in crescita. La legge sulla blasfemia è ampiamente
utilizzata per vendette, ma il governo non è ancora riuscito a prendere provvedimenti
per fermare l'uso improprio della legge e garantire sicurezza ai cristiani. Se non
si puniscono i responsabili, di fatto si incoraggiano quanti attaccano impunemente
quartieri cristiani e chiese”. (P.A.)
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