2015-05-22 15:00:00

Santa Rita: premiate donne protagoniste di storie di pace e perdono


La Chiesa celebra oggi la memoria di Santa Rita da Cascia. Una folla di fedeli nella cittadina umbra ha preso parte questa mattina alla solenne celebrazione, nel sagrato della Basilica dedicata alla taumaturga agostiniana, presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve. Al termine del pontificale è stata recitata la supplica alla “santa dei casi impossibili” cui è seguita la benedizione delle rose, fiori per tradizione legati alla storia di Rita. Mercoledì notte è arrivata sul sagrato della Basilica di Santa Rita, la Fiaccola della pace, accesa il 13 marzo a Dbayeh, in Libano, gemellata con Cascia per promuovere la pace fra i popoli. Giovedì pomeriggio, invece, nell’ambito delle celebrazioni dedicate a Santa Rita, è stato consegnato il Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2015, da 27 anni conferito a quattro donne contraddistintesi per i loro valori etici e morali o per aver ricalcato le virtù della religiosa agostiniana. Hanno ricevuto una pergamena da padre Alejandro Moral, priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, Claudia Francardi, Lucia Fiorucci, madre Agnese Grasso (per conto delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto) e Franca Pergher.

Claudia Fracardi
Vedova di Antonio Santarelli, carabiniere morto dopo circa un anno di coma il 25 aprile del 2011, in seguito ad un’aggressione in un posto blocco, Claudia Francardi insieme alla madre dell’aggressore ha compiuto un percorso di perdono e riconciliazione ed ha fondato l’associazione «AmiCainoAbele», per aiutare quanti vivono situazioni simili.

Madre Agnese Grasso e le suore della Sacra Famiglia
Le suore della Sacra Famiglia di Spoleto vengono premiate per aver posto al centro del loro apostolato la famiglia e perché, come Santa Rita, si adoperano per essere portatrici di pace.

Lucia Fiorucci
Tenacia, accettazione della croce, carità e servizio al prossimo sono i valori ritiani incarnati da Lucia Fiorucci che ha trasformato la sofferenza per la morte della figlia, vittima di un incidente stradale, in speranza per altre vite, attraverso la donazione degli organi della giovane e opere solidali portate avanti con l’Associazione “EL.BA. onlus”, ma ha anche saputo abbandonarsi a Dio nel dolore causatole da un cancro al seno.

Franca Pergher
Franca Pergher è stata scelta come “donna di Rita” per aver perdonato l’autore dell’incidente che ha cambiato per sempre la vita del figlio, Alessandro, colpito alla testa all’età di 6 anni da una trave di cemento armato. È stata scelta perché si prende cura di lui da 42 anni e per aver affrontato con fiducia in Dio, la morte del marito e la propria malattia, la leucoencefalite. (T.C)








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