2015-05-22 14:27:00

Galleria Borghese: un'estate tra arte e natura per i ragazzi


Un'estate di arte e natura aspetta alla Galleria Borghese i ragazzi tra 5 e 11 anni. Il servizio educativo del Polo Museale romano ha organizzato attività e laboratori per avvicinare i giovani alla cultura. Da luglio a settembre i bambini potranno andare alla scoperta dei segreti del museo e della villa. Mentre, sempre nell'ambito delle attività del Polo museale, gli studenti del Liceo Tasso di Roma si trasformeranno in guide per un giorno. Eugenio Murrali ha intervistato il direttore del servizio educativo Michele Di Monte:

R. – I nostri musei spesso sono più che un palazzo con le opere d’arte all’interno: sono in realtà uno spazio molto più ampio e anche molto più suggestivo e divertente, quale – appunto – la Villa Borghese. Quindi, sfruttando questa peculiarità del contesto, offriamo ai bambini la possibilità di trascorrere delle giornate in compagnia degli operatori del servizio educativo, con una serie di iniziative che si muovono tra il museo e la villa e quindi scandiscono l’arco della giornata con attività di visita, attività laboratoriali, attività ludiche.

D. – I ragazzi saranno coinvolti in laboratori dedicati all’arte, ma anche alla botanica…

R. – Sì, perché questa iniziativa si articola in più periodi. La prima parte, che abbiamo voluto intitolare “Secolari presenze”, è dedicata allo studio della villa, alla fruizione della villa e degli alberi di Villa Borghese: quindi i bambini verranno condotti alla scoperta del parco e delle sue peculiarità botaniche. Verrà loro data la possibilità di studiarle meglio, di concentrare su queste un'attenzione particolare, anche dal punto di vista della loro attività, perché si realizzeranno dei disegni dal vivo, esplorando e utilizzando tecniche artistiche diverse: dal collage alla tempera, alla pittura, al disegno alla matita, all’inchiostro. I bambini potranno poi visitare, accompagnati dagli operatori, anche il museo e riscoprire al suo interno, attraverso le opere d’arte, le sculture e i dipinti, quegli stessi alberi, quelle stesse presenze secolari che hanno studiato dal vivo nel parco. La seconda parte è dedicata piuttosto agli animali, animali reali e fantastici, sulla scia del recupero dell’antico assetto della Villa che aveva un carattere di giardino molto peculiare, perché era una sorta di riserva di caccia, quindi non era un giardino come lo è oggi. I bambini verranno condotti alla riscoperta di questa dimensione un po’ antica e si studieranno queste presenze di animali all’interno della Villa e poi di nuovo, appunto, riscoprendole nel museo, con una serie di trovate più accattivanti come indizi, indovinelli, filastrocche, brani favolistici, che serviranno in qualche mondo anche a facilitare la memorizzazione dell’esperienza fatta.

D. – Quanto è importante educare da subito i ragazzi alla bellezza?

R. – E’ massimamente importante, perché quello è il momento in cui i bambini tendono ad assimilare con maggiore avidità e con maggiore forza le nozioni basilari. Direi però che è importante perché dà l’opportunità ai bambini di sentire lo spazio del museo, soprattutto se considerato nella sua concezione più ampia, come parte della città.

D. – Inoltre il 22 e il 23 maggio, in collaborazione con il Liceo Tasso di Roma, il servizio educativo della Soprintendenza per il polo museale e la Galleria nazionale d’arte antica, propone "Invito a Palazzo Barberini", tappa finale del progetto “Il Tasso alla Barberini”. Un altro modo per avvicinare i giovani all’arte?

R. – Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con il Liceo Tasso di Roma: si è pensato, insieme ai docenti della scuola, di far sì che gli studenti assumessero per due giorni il ruolo di guide. E’ un progetto articolato su un tempo relativamente lungo, che ha previsto tutta una serie di visite preliminari, di formazioni, di studio e quindi è anche abbastanza interessante dal punto di vista educativo e formativo.  A chiusura di questo progetto gli studenti hanno preparato delle visite guidate per i loro colleghi, per i loro genitori e faranno quindi da padroni di casa per un giorno, illustrando alcuni capolavori e opere d’arte ai loro colleghi, ai loro ospiti. Ci sarà poi un piccolo concerto organizzato, peraltro, dalla scuola stessa e dagli studenti.








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