Si calcola che siano 800mila le medie, piccole e micro imprese Ue interessate alla “tracciabilità” dei minerali preziosi provenienti dalle regioni di guerra, che il Parlamento europeo intende concretizzare con una legge comunitaria. Dopo il voto di ieri in prima lettura (procedura di codecisione) a Strasburgo - riferisce l'agenzia Sir - il provvedimento passa ora per competenza al Consiglio Ue.
Misure per evitare guerre, violazioni diritti umani, sfruttamento dei lavoratori
I metalli in questione (provenienti in particolare da Repubblica Democratica del Congo
e regione dei Grandi laghi) sono soprattutto stagno, tungsteno, coltan, tantalio e
oro, impiegati per realizzare beni di consumo o prodotti semilavorati in vari settori:
elettronica, industria automobilistica, industria aerospaziale, illuminazione, macchinari
industriali, gioielleria. “Gli importatori Ue dovrebbero essere obbligati - spiega
una nota dell’Europarlamento - a ricevere la certificazione comunitaria per garantire
che non alimentino conflitti, violazioni dei diritti umani”, sfruttamento dei lavoratori
e delle risorse soprattutto nelle zone di guerra.
La legge chiesta da oltre 100 vescovi e Ong cattoliche
Per l’occasione, oltre cento vescovi avevano lanciato un appello agli europarlamentari
perché varino una legge in grado “di porre fine alle guerre legate alle risorse, che
hanno rappresentato il 40% di tutti i conflitti globali degli ultimi 60 anni”. I presuli
definiscono “intollerabile” il fatto che “alcune Compagnie europee sono complici di
abusi”. Da parte loro, alcune Ong, laiche e cattoliche, hanno chiesto con una petizione
al Parlamento Europeo misure ben più rigorose rispetto alla legge in esame.
L'approvazione del testo
Il testo è stato approvato durante la plenaria con 402 voti favorevoli, 118, contrari,
171 astensioni. I deputati “chiedono anche alla Commissione di concedere un supporto
finanziario, attraverso Cosme”, programma Ue per la competitività delle Pmi, “alle
micro e piccole-medie imprese che desiderano ottenere la certificazione”. (R.P.)
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