2015-05-20 15:00:00

Iraq: governo contro l'Is, tenta la riconquista di Ramadi


In Iraq, il governo centrale cerca di organizzare le proprie forze militari per fronteggiare con efficacia l’avanzata del sedicente Stato islamico su più fronti, ma soprattutto per riconquistare la città di Ramadi, capoluogo della provincia occidentale di Anbar, caduto nei giorni scorsi nelle mani dei jihadisti. Una situazione complessa, che potrebbe avere risvolti drammatici anche fra gli stessi iracheni, come spiega Gabriele Iacovino, coordinatore analisti del Centro studi internazionali, al microfono di Paola Simonetti:

R. – La situazione che si è venuta a creare in Iraq nelle ultime settimane ancora più complessa, se vogliamo, rispetto a quella degli ultimi mesi. Di fatto, la presa di Ramadi da parte dello Stato islamico introduce un’altra variabile. Il problema principale, poi, è che in questo momento il governo centrale si è sempre appoggiato alle milizie sciite. Questa può essere una difficoltà per quanto riguarda Ramadi, che sappiamo essere nella provincia di Anbar, a maggioranza sunnita. Operare quindi in questa provincia con delle milizie sciite può creare ulteriori focolai di instabilità nel Paese.

D. – E questa è una problematica che per esempio Obama si sta creando: ha riunito il Consiglio nazionale di sicurezza per cercare di dare sostegno ai miliziani locali, cercando di fronteggiare nella maniera meno dolorosa possibile proprio questi scontri interconfessionali. L’intervento dell’America, in questo senso, secondo lei, che risvolti potrebbe avere...

R. – Il problema dei rapporti tra gli Stati Uniti e le milizie tribali sunnite è un po’ più complesso rispetto a quello che possiamo immaginare, anche perché i militari americani hanno già combattuto con queste tribù durante le operazioni americane nel Paese, ma di fatto poi quel rapporto si è interrotto, anche perché il governo centrale di Baghdad non ha mai integrato queste milizie nell’esercito centrale iracheno. Quindi, questa complessità di rapporti fa sì che la situazione a Ramadi, e più in generale nella provincia di Anbar, sia altamente esplosiva.








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