Prosegue la lotta contro il sedicente Stato islamico. Il movimento jihadista ha rivendicato una serie di sanguinosi attentati. Intanto ieri in un raid al confine tra Iraq e Siria duro colpo ai miliziani. Sentiamo Giancarlo La Vella:
Duro colpo allo Stato islamico. Il numero due del califfo al Baghdadi, Abu Ala al Afri, è stato ucciso in un attacco aereo della coalizione internazionale. Il raid ha colpito la "moschea dei martiri" al confine tra Iraq e Siria. Ad annunciare la morte di al Afri è stato il ministero della Difesa iracheno, ma il Pentagono non ha confermato la notizia, affermando però che non è stata colpita la moschea. Il gruppo jihadista, che non sembra avere avuto ripercussioni, prosegue intanto la sua azione: rivendicata la strage di sciiti a Karachi, in Pakistan; poi l’attacco contro l’esercito siriano ad Al Sukhna, con 30 soldati e 20 jihadisti uccisi. Le forze lealiste siriane appoggiate dagli hezbollah libanesi avrebbero, dalla loro, messo a segno un importante successo militare, strappando a varie formazioni insurrezionali una zona strategica alla frontiera con il Libano.
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